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«La Regione acceleri sull’Ospedale Unico del nord barese»

La Redazione
corsia di ospedale
«Bisogna rilanciare l'idea di una Sanità partecipata, già messa nero su bianco sulla Carta di Ruvo», scrive Felice Spaccavento, il medico anestesista che fa parte del comitato per la realizzazione dell'Ospedale Unico
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Si fa sempre più urgente la creazione dell’ospedale unico di primo livello, tanto più dopo la diffusione della notizia sulla chiusura dei 39 punti di primo intervento. Un appello alla Regione perché si prendano le decisioni necessarie arriva da Felice Spaccavento, il medico anestesista che fa parte del comitato per la realizzazione dell’Ospedale Unico. Una richiesta che si aggiunge a quella del primo cittadino di Terlizzi, Gemmato, che nei giorni scorsi ha chiesto la collaborazione anche ai sindaci di Corato e Ruvo.

«Sono molto preoccupato per la chiusura dei punti di primo intervento nel nostro territorio – scrive Felice Spaccavento – Condivido la preoccupazione di quei colleghi che insistono sull’inadeguatezza di tali presidi riguardo a problematiche complesse. Ma non posso non sottolineare che a questo punto anche le problematiche meno complesse rischiano di diventare tali, o logisticamente o perché sovraffolleranno i presidi rimasti aperti, con conseguenze facilmente prevedibili.

Credo sia il momento che la Regione dia un colpo di acceleratore sull’Ospedale Unico, che solo può garantire assistenza adeguata ai quasi 200 mila cittadini del nord barese. In questo senso rivolgo il mio più accorato appello al governatore Michele Emiliano.

Aggiungo la necessità del potenziamento massivo dei servizi territoriali e magari prendere da regioni virtuose l’idea di Case della Salute – strutture secondo noi indispensabili per una corretta gestione sanitaria territoriale. Bisogna rilanciare l’idea di una Sanità partecipata, già messa nero su bianco sulla Carta di Ruvo, che è l’unica soluzione per garantire il risparmio e l’ottimizzazione dei servizi.

L’occasione della visita del papa e della commemorazione del per noi sempre vivo Don Tonino potrebbe essere il momento giusto per un impegno a garanzia di tutti. Noi ovviamente siamo come sempre pronti a fare la nostra parte. Presidente – conclude Spaccavento rivolgendosi a Emiliano – ci conto. Ci contiamo tutti».

domenica 15 Aprile 2018

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