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«Cara dirigente del Polo Liceale, le sue decisioni sono un modo per distribuire premi e punizioni»

La Redazione
liceo classico
L'ex insegnante del Liceo Classico Lucia Vangi Drago indirizza alla dirigente scolastica del Polo Liceale Anna Maria Allegretta una lettera aperta sul recente riassetto del corpo docente nell'istituto
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Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta sulla questione del riassetto dell’organico docente del Polo Liceale di Terlizzi da parte della professoressa Lucia Vangi Drago, ex docente di latino e greco del Liceo Classico “Sylos” con quarantennale esperienza di insegnamento in molti licei della provincia, tra cui Molfetta, Barletta, Trani.

Unanbrutta vicenda quella che ha riguardato da ultimo il Liceo Classico “Sylos”. Una ferita al cuore della comunità scolastica e all’interancittadinanza terlizzese, da sempre legata al suo liceo, teatro dinmemoria e spirito del presente, un luogo molto speciale, capace dinmettersi in gioco sempre, di leggere le storie dal profondo, dinraccontare le perdite e i cambiamenti.

AlnClassico sono legati pezzi di vita di ognuno, vicende liete ondolorose, sempre confortate dal balsamo della condivisione e dellanvicinanza. In primo piano comunque i ragazzi, i nostri giovani conncui i docenti hanno condiviso passioni, esperienze, progetti.

Innquesto liceo ho insegnato anche io il latino e il greco, le materienche da sempre amo, sin dal tempo in cui nelle aule mancavano inbanchi, ma non certo il desiderio di guardare la scuola e la vita conngli occhi sorpresi dalla vastità dei problemi e dalla forza dellanbellezza per crescere e maturare insieme agli studenti, materia umanannon sorda (Dante s’insinua sempre), ma viva, duttile e pronta anrecepire ogni stimolo. n

Tantindi questi giovani hanno poi lasciato la loro impronta nella società:ndalla politica alla cultura al volontariato all’impegno civile c’èntutto il viaggio della loro vita nella storia di quel liceo,nricordato sempre con gratitudine non disgiunta da una punta dincommozione. Erano dei liceali, lo sono rimasti sempre.

nL’esperienza di alcuni dinnoi in quella scuola è poi finita, ma è iniziato un tempo nuovo,ngioiosamente riempito da nuove, preziose esperienze, da nuovi alunnine altri docenti. Ho avuto la fortuna di conoscerne alcuni,neccezionalmente validi non solo nel trasmettere i pur necessarinstrumenti tecnici del sapere, ma soprattutto nel sollecitare, connl’arte della maieutica, il rovello dell’intelligenza, la praticandel dubbio, la capacità di discernere, di essere coerenti enresponsabili delle proprie scelte.

Mancosa è accaduto ora?

Unndecreto iniquo della preside (pardon: dirigente scolastica) hansparigliato tutte le carte, ha lacerato esperienze, legami,ncontinuità di insegnamento e apprendimento. Facendosi scudo dellanpessima legge 107 (la cosiddetta Buona Scuola), ha distribuito premine punizioni con un’operazione di sradicamento consapevole che nonntiene in alcun conto l’efficacia didattica maturata negli anni danquegli ottimi docenti e le opinioni e i desideri degli studenti.

Enallora, continuate pure a ragionare e discutere di efficienza,norganico unico, “scelte aziendali e dirigenziali”. Senzandimenticare però mai un attimo le partite davvero in gioco in questanvicenda e le leggi non scritte (gli agrapta)nche ciascuno di noi custodisce nel profondo della coscienza e portannell’anima come sigillo di umanità. n

Ennon è cosa di poco conto.

Lucia Vangi Drago (ex docente del Liceo Classico “Sylos” di Terlizzi)

venerdì 6 Ottobre 2017

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