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Una secchiata di colore e uno striscione contro il manifesto anti-abortista

La Redazione
Una secchiata di colore e uno striscione contro il manifesto anti-abortista
Alcuni anonimi cittadini hanno spruzzato della vernice sul banner 6x3 affisso su Via Ruvo per conto della onlus Pro Vita & Famiglia, vicina agli ambienti di Forza Nuova
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Una secchiata di colore e uno striscione contro il manifesto anti-abortista.

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E' la simbolica forma di protesta messa in atto da alcuni anonimi cittadini, che non hanno evidentemente gradito il banner 6×3 esposto a bella vista dei terlizzesi, automobilisti e non, su Via Ruvo.

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Il grande manifesto, affisso da pochi giorni, raffigura una giovane donna che a sua volta regge un cartellone che recita: "Il corpo di mio figlio non è il mio corpo, sopprimerlo non è la mia scelta #stopaborto". Si tratta di un messaggio pubblicato per conto della onlus Pro Vita & Famiglia, attiva da qualche tempo sul fronte anti-abortista e cosiddetto "pro life". Secondo questa associazione le donne non hanno diritto di decidere se portare avanti una gravidanza, ma questa posizione non è stata apprezzata da alcuni attivisti cittadini, che vi hanno spruzzato sopra della vernice bicolore replicando a tono con uno striscione: "Lasciate le donne libere di scegliere!". 

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Se, tuttavia, non si conoscono gli autori della secchiata di vernice sul manifesto, si può risalire facilmente alle influenze ideologico-politiche della onlus Pro Vita, il cui presidente Toni Brandi, vicino agli ambienti di Forza Nuova, è noto alle cronache per le affermazioni spericolate sugli omosessuali come potenziali pedofili rilasciate nel corso della trasmissione radiofonica di Radio 24 "La Zanzara".Tra le file della Pro Vita & Famiglia vi sono inoltre Alessandro Fiore, portavoce della onlus, e Carmen e Beatriz Fiore, imprenditrici e titolari di Rapida Vis, azienda che per alcuni anni ha distribuito il notiziario nazionale dell'associazione: tutti e tre sono figli di Roberto Fiore, storico leader del movimento di estrema destra. 

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In ogni caso, il dibattito sul potere di scelta dei genitori, e in particolar modo delle donne, in materia di nascita e aborto è da alcuni anni più vivo che mai in Italia, anche se risulta molto polarizzato politicamente, come – purtroppo – molte questioni di carattere etico-civile nel nostro Paese. Il rischio concreto è che un tema di simile importanza possa trascendere facilmente a materia di bassa propaganda. 

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lunedì 8 Febbraio 2021

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