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Olio adulterato, scoperta maxifrode tra Bari e Brindisi. Stasera l’incontro Comuni-associazioni

La Redazione
frode olio
La scoperta è stata fatta dal Corpo Forestale. Alle 19 presso il Palazzo di Città si discuterà delle iniziative praticabili per difendere i produttori locali contro l'importazione di oli dall'estero
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Stasera nella sala consiliare del Palazzo di Città si svolgerà l'incontro-dibattito convocato dal Comune e aperto alle associazioni di categoria – Anpa, Coperagri, Cia, Coldiretti – ed esteso anche alle città vicine – Ruvo, Corato, Bitonto, Andria, Molfetta – per parlare dell'emergenza olio tunisino.

In discussione, possibili iniziative e soluzioni finalizzate a difendere i produttori locali e proteggere le comunità pugliesi, particolarmente esposte ai cali di redditività del settore olivicolo. L'assemblea si terrà a partire dalle 19 presso il Palazzo di Città.

Lo scorso 17 settembre la Commissione Europea ha presentato una proposta volta a consentire l'accesso temporaneo supplementare di olio tunisino al mercato della Ue. Si tratta, secondo l'amministrazione comunale, di "una decisione gravissima per gli agricoltori interessati alla produzione e alla tutela di un olio extravergine di qualità, tanto più che alle 57mila tonnellate, previste da precedenti accordi comunitari, potrebbero aggiungersi, a breve, ulteriori 35mila tonnellate di olio tunisino".

Intanto – fa sapere Confagricoltura – è stata scoperta dal Corpo Forestale dello Stato, tra Bari e Brindisi, una maxifrode riguardante 7.000 tonnellate di olio spacciato come “100% italiano”, ma in realtà ottenuto mediante la miscelazione di oli provenienti anche da Paesi extra Ue (presumibilmente, secondo le prime informazioni, Siria, Turchia, Marocco e Tunisia), Confagricoltura Puglia esprime il proprio apprezzamento per l’importante lavoro svolto dalla magistratura, dalle forze dell’ordine e dagli organismi di controllo.

Il nostro apprezzamento va al lavoro di tutti coloro i quali stanno operando per reprimere ogni forma di distorsione del mercato nel settore olivicolo – afferma Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia e presidente della Federazione nazionale olivicoltura, – ottenendo, come in quest’ultimo caso, brillanti risultati”.

La frode sarebbe stata scoperta dal Corpo Forestale dello Stato, che su delega della Dda di Bari ha effettuato controlli utilizzando una nuova tecnica di riconoscimento del Dna delle cultivar dell’olio. “E’ fondamentale approfondire le ricerche in questo settore – dice Donato Rossi – e utilizzare ogni mezzo a nostra disposizione. Soprattutto in questo momento. Quella che si è aperta da pochi giorni è infatti la migliore annata dell’ultimo quinquennio per l’olivicoltura pugliese”.

Sia per qualità organolettiche che per quantità, la produzione olivicola-olearia 2015-2016 sarà ricordata come una delle più importanti degli ultimi anni. Lo conferma anche l’andamento dei prezzi: caratterizzato inizialmente da una lieve flessione che però da qualche giorno è smentita dai dati della Borsa Merci di Bari che segnano un aumento intorno ai 340 euro per quintale.

Per queste ragioni – conferma il presidente di Confagricoltura Puglia – non possiamo che sperare in questo tipo di interventi da parte degli organi di controllo, in modo che il mercato dell’olio sia lasciato libero di proseguire il suo andamento normale, senza interferenze illecite che inficino inesorabilmente il valore aggiunto delle imprese olivicole-olearie italiane”.

giovedì 3 Dicembre 2015

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