Spettacolo

Intervista a Claudio De Leo, il chitarrista terlizzese dei nuovi Articolo 31

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
È il terlizzese Claudio De Leo il chitarrista degli Articolo 31
Dal maggio di quest'anno il musicista è nella rinnovata formazione della storica band hip-hop come chitarrista e "addetto" al sintetizzatore e ai campionamenti
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39 anni, terlizzese, un passato – recente – a RadioNorba, Claudio de Leo è il nuovo chitarrista e “addetto” ai sintetizzatori e ai campionamenti dei nuovi Articolo 31.

Storico componente della Chop Chop Band con il nome d’arte di Cladio Kougla, il musicista è da maggio in giro per l’Italia con la nuova line-up del gruppo fondato da J-Ax e Dj Jad, che negli anni ’90 raggiunse la fama sbancando le hit-parade nazionali con pezzi come “Tranqui-Funky”, “Domani” e “L’impresa eccezionale”.

Archiviato, nel 2005, il sodalizio di fondazione, gli Articolo 31 sono infatti tornati in attività all’inizio dell’anno con un nuovo marchio – che pospone la sigla 2.0 al nome originale – e rinnovati propositi, capitanati dal solo Dj Jad. “Tutti mi chiedevano di tornare sulla scena e così li ho voluti accontentare”, ha dichiarato il rapper in una recente intervista a Radio 105. “È un progetto senza frontman: ci sono quattro musicisti e due voci, una femminile ed una maschile. Non è business per me. È un valore che va oltre, è una parte di vita”. Ma la novità che ci riguarda da vicino è che la nuova formazione è tutta pugliese:

“I componenti provengono da Bari, Barletta, Andria e Terlizzi”, ci racconta in esclusiva Claudio, non senza una punta di orgoglio. La cosa può meravigliare i fan della vecchia guardia, ma ha un motivo preciso, che ci spiega: “È stato Dj Jad, che è di origine barese, a credere nella rifondazione del progetto. Lui conosceva bene il cantante della Chop Chop Band, Pino Pepsee, a cui ha chiesto di mettere su una nuova formazione. Pino ci ha coinvolti a sua volta in questa avventura, che vuole recuperare la filosofia hip-hop con cui nacquero gli Articolo 31”.

Come sta andando?

“Benissimo. Quest’estate abbiamo fatto già trenta date. Sto vivendo, dal punto di vista professionale, un ottimo periodo. In questa nuova esperienza sto toccando con mano cosa significa un approccio professionistico alla musica. Abbiamo un management che provvede a tutto, organizzazione, date, cura dell’immagine, e sponsor che ci mettono a disposizione le migliori strumentazioni”.

Cosa pensano i fan di questa nuova versione della band?

“Diciamo che lo zoccolo duro dei nostri fan appartiene a generazioni che quando gli Articolo 31 hanno cominciato ad avere successo, dieci-quindici anni fa, c’erano già, giovani o adolescenti. Ma i ragazzi di oggi conoscono bene i nostri pezzi più famosi e li cantano e li ballano in tutti i concerti”.

L’impegno sarà maggiore per te, adesso, rispetto alle tue precedenti esperienze musicali. Riesci a conciliarlo con la vita privata, il lavoro?

“Sicuramente questo nuovo progetto, di cui sono orgoglioso, mi assorbe molto e io sono consapevole di dover garantire un livello di impegno altissimo, professionistico. Ma da questo punto di vista sono fortunato perché ho una moglie e un datore di lavoro, Paolo Luglio, molto comprensivi e disponibili, che ringrazio di cuore.”.

Quali sono le prospettive per l’immediato futuro?

“Abbiamo da poco ufficializzato la data milanese il 18 novembre, con tanti ospiti che sveleremo tra qualche settimana. Suoneremo in un vero e proprio tempio della musica, l’Alcatraz, un live club storico dove hanno suonato veramente tutti i grandi. In più stiamo incidendo il nuovo disco, che è stato anticipato dal singolo ‘Domani refresh’, una rivisitazione, arrangiata da me e Pino Pepsee, della storico brano ‘Domani’, con un videoclip interamente girato a Barletta. Il lavoro sarà fatto in parte in una sala di registrazione a Barletta. Sono molto fiducioso, aspettiamo e vediamo”.

mercoledì 13 Settembre 2017

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