Scoppia il caso Terlizzi Calcio.
Dopo la notizia della mancata omologazione del campo sportivo da parte della Federazione Italiana Gioco Calcio, diffusa alcuni giorni fa, la società aveva immediatamente convocato una conferenza stampa e in tanti avevano ipotizzato fosse proprio il futuro del club l’oggetto dell’incontro tenutosi ieri sera. Le previsioni non erano errate.
Intervenuti in tandem in un breve colloquio – durato circa venti minuti – il presidente della squadra Giuseppe De Nicolo e il direttore sportivo Nico Gialluisi hanno infatti sottolineato con fermezza che, se l’amministrazione comunale non programmerà entro pochi giorni gli interventi di adeguamento e i lavori di manutenzione ordinaria richiesti dalla Figc, la società sarà costretta a trasferirsi in un’altra città vendendo il titolo sportivo dell’Eccellenza, o – “nella peggiore delle ipotesi”, dicono – a chiudere, come si suol dire in questi casi, baracca e burattini.
“Se l’amministrazione non darà il via ai lavori per l’omologazione Figc – afferma De Nicolo – saremo costretti a trovare un altro campo su cui disputare la categoria dell’Eccellenza. Lo stiamo già facendo, ma non è facile, perché i paesi più vicini a Terlizzi hanno il campo impegnato con la propria squadra”.
Il presidente tiene, tuttavia, a precisare che “questa conferenza non intende attaccare nessuno, ma è giusto far emergere qualche responsabilità. La Figc non si è svegliata una mattina dicendo che il campo non è agibile, è dal 21 marzo che si è pronunciata sull’impossibilità dell’omologazione e le opere che servirebbero non sono state mai fatte”.
“Un mese e mezzo fa ho chiesto all’amministrazione una riunione a cui hanno partecipato le forze dell’ordine, il sindaco e il dirigente dell’ufficio tecnico – rammenta De Nicolo -. Facevo loro presente che mancava circa un mese alla scadenza e chiedevo di accelerare le opere. Non è stato fatto ancora nulla”, rimarca. “Noi come società abbiamo scadenza inderogabili: il 12 luglio è il termine ultimo per iscrivere la squadra, intorno al 20 bisogna iniziare la preparazione atletica e a fine agosto bisogna disputare la Coppa Italia. Ora, se nulla è stato fatto fino ad ora, mi chiedo come possano fare in due mesi opere straordinarie e di ordinaria manutenzione”.
“Nascono due interrogativi – sintetizza il patron -: il primo è di valutare bene l’iscrizione al campionato di Eccellenza, e lo dico con le lacrime agli occhi perché in due anni siamo riusciti a scalare la vetta, a programmare ed essere sempre competitivi. L’altra ipotesi è quella di trasferirci. Il campo candidato a ospitarci è quello di Enziteto-San Pio: ma perderemmo molti tifosi per la distanza e le spese aggiuntive per le trasferte”.
Il presidente del Terlizzi Calcio prova a ragionare in prospettiva: “Ammesso e non concesso che vengano fatti i lavori, non dimentichiamo che il 16 dicembre scade anche l’omologazione del manto erboso – afferma -. Sono opere importanti e non possono essere sminuite, il problema è molto più grave di quello che possa sembrare. Il Terlizzi Calcio non ha nemmeno un interlocutore dall’altra parte, non c’è ancora un bando di gestione dell’impianto, il vecchio bando è scaduto dal novembre del 2017. Chi gestirà il campo il prossimo anno? Quando e con quali criteri uscirà il nuovo bando?”, si chiede De Nicolo.
“Alla luce di tutto ciò Terlizzi rischia di sparire dalla scena calcistica. Se non riceveremo entro il 30 giugno con documentazione firmata su quelli che saranno i lavori di adeguamento e manutenzione di cui il campo necessita, valuteremo se iscrivere o meno la squadra al campionato di Eccellenza”, è il sereno aut aut del presidente, che rinvia la palla nella metà campo dell’amministrazione comunale, nelle cui mani è a questo punto buona parte del futuro del Terlizzi Calcio.