Altri Sport

Flavia Pennetta, Luca Mazzone e l’arte di «sopportare di non essere perfetti»

Elena Albanese
La premiazione di “Scrittori di classe”
La tennista e l'handbiker terlizzese hanno premiato ieri i ragazzi della 3° F del plesso ruvese "Cotugno", vincitori del concorso nazionale "Scrittori di classe"
scrivi un commento 22

Sono stati 6mila gli elaborati inviati dalle scuole di tutta Italia per il concorso “Scrittori di classe” e solo 8 i vincitori, uno per ogni categoria. Fra questi ultimi, per la sezione “Cronisti di sport”, c’è anche la 3° F del plesso di scuola media “Cotugno” di Ruvo di Puglia.

Ora il loro racconto, ambientato nel mondo del tennis e ispirato al tema «non facile» dell’errore, rielaborato dal giornalista Claudio Arrigoni, sarà incluso in un’antologia, edita e distribuita da Conad, azienda ideatrice del contest nazionale.

La cerimonia di premiazione, con tanto di diplomi firmati, si è svolta ieri a palazzo Caputi alla presenza di due grandi campioni: la tennista Flavia Pennetta e Luca Mazzone, plurimedagliato atleta di handbike. «Uno sportivo con la S maiuscola», l’ha definito Arrigoni, anch’egli intervenuto all’evento. «Avete scelto il tennis per il vostro racconto – ha proseguito poi rivolgendosi ai vincitori –, uno sport individuale e che si pensa sia elitario, ma in cui in realtà non si è mai soli». Una storia, quella di Patty, che narra di un fallimento come una «maniera di diventare più forti».

Un concetto ribadito più volte nel corso dell’incontro, anche dalla stessa Pennetta. «Bisogna sopportare di non essere perfetti – ha detto rispondendo alle numerose domande dei ragazzi – e ammettere di aver paura, perché significa capire i propri limiti. E questo ti dà la possibilità di chiedere aiuto».

Il fallimento non deve dunque essere il pretesto per mollare, ma per tentare ancora una, due, innumerevoli volte, senza demordere mai. Questo l’insegnamento, specie per i più giovani, che devono «provare, soffrire, sbagliare, capire…per migliorare la società in cui vivono – ha esortato la dirigente scolastica della “Carducci-Cotugno-Giovanni XXIII” Lucia Sallustio -. Adesso, finita la cerimonia, basta con gli allori, perché ci sono ancora tanti traguardi da raggiungere».

sabato 20 Gennaio 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti