Spettacolo

“Ora o mai più”, il febbraio del Mat si chiude con l’elettronica

La Redazione
HÅN
Sabato l'esibizione di L I M, HÅN e Maëlys, esponenti della sperimentazione musicale elettronica
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Domani, sabato 24 febbraio, si chiude la rassegna di eventi di febbraio organizzata al Mat dal Collettivo Zebù, intitolata “Ora o mai più”.

In scena le cartoline elettroniche di L I M e HÅN, esponenti di un’elettronica di ricerca che ha portato la scena italiana ad essere apprezzata a livello europeo appaiandosi a quella dei cugini d’oltralpe.

L I M, al secolo Sofia Gallotti, è il percorso solista di una musicista che si era già fatta apprezzare nei primi anni ’10 con gli iori’s eyes. Il nuovo mini album “Higher Living” (uscito a fine gennaio per La Tempesta International/Factory Flaws) prosegue sulla scia luminosa lasciata da “Comet” EP di debutto uscito due anni fa: suoni oscuri e ipnotici, testi intimi e confidenziali. L I M esprime, sulla scia di artisti quali The XX, l’unione tra cantautorato e suoni trip-hop, tra musica ambient e dreampop.

Tra dreampop ed elettronica fiabesca e malinconica anche il concerto di HÅN, classe 1996, nata in Lombardia ma di spirito nord-europeo. “The children”, il suo ep di debutto (pubblicato sempre per Factory Flaws), porta il nome di un singolo fortunato, che ha dapprima catturato l’attenzione degli addetti ai lavori per poi superare il milione di ascolti su Spotify e portare Hån sul palco dello scorso Eurosonic Festival di Groningen. In apertura Maëlys, una delle più interessanti nuove proposte musicali pugliesi di matrice elettro-folk.

In questi giorni al MAT Laboratorio Urbano fino al 24 febbraio è ancora possibile visitare la mostra personale di Erika De Nicolo. Le opere rappresentano una selezione di visi di persone che sono state coinvolte in eventi importanti della vita dell’autrice. Molti dei ritratti sono stati fatti dal vivo coinvolgendo il soggetto nella realizzazione. La tecnica è quella dell’olio su carta i colori utilizzati non sono quelli reali ma dei colori emotivi. Fanno tutti parte di uno studio composto da 50 lavori.

L’appuntamento è domani sera al Laboratorio Urbano, in Via Macello.

venerdì 23 Febbraio 2018

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