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«Don Pietro Pappagallo forse non avrebbe accettato il titolo di “Giusto fra le nazioni”»

La Redazione
don pietro pappagallo
Il centro sociale autogestito Il fronte dei ribelli torna sulla recente attribuzione al parroco terlizzese del riconoscimento per la sua attività in favore degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale
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Il centro sociale autogestito Il fronte dei ribelli torna sulla recente attribuzione a Don Pietro Pappagallo da parte dell’istituto israeliano Yad Vashem del riconoscimento di “Giusto fra le nazioni”, per la sua attività in favore degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Prima di iniziare questa lettera vorremmo ringraziare anticipatamente e pubblicamente Luigi Sparapano direttore del periodico diocesano Luce e Vita, per i toni e la correttezza usata nella sua replica sul sito della diocesi. Replica che comunque non condividiamo nella scissione tra memoria storica e memoria viva – scrive Il fronte -. Rispondendo in primis in maniera scherzosa al post scriptum del nipote di Don Pietro Pappagallo, ci teniamo a dire che per una questione di fatti, proprio nella metà di luglio il premier ungherese Orban ha avuto un incontro bilaterale con il premier israeliano e la questione ci ha fatto in maniera simpatica pensare alla sua battuta. Scherzi a parte, ci teniamo a dire con dispiacere, che comprendiamo perfettamente che le perplessità che vengono poste, sono frutto di un lavoro importante, ma al tempo stesso però fanno emergere delle contraddizioni stridenti”.

“Noi non abbiamo la verità nelle mani – riprende la nota del centro sociale -, ma ci piace pensare che, se ci fosse stato Don Pietro Pappagallo, avrebbe fatto una scelta controcorrente. Purtroppo, forse, non sarà così. Noi comunque La ringraziamo per l’attenzione prestata e Le chiediamo (a Lei e alla Sua famiglia si intende) di riflettere con attenzione sul riconoscimento, poiché ci sono delle vite umane nel mezzo e delle morti che pesano. Questo botta e risposta in generale sul livenetwork ha generato comunque interesse locale profondo nei confronti di una questione importantissima, raggiungendo di fatto l’obiettivo: creare attenzione mediatica”, prosegue Il fronte dei ribelli, che conclude con una nota polemica: “Per quanto invece concerne le repliche di Renato Brucoli sui livenetwork e su facebook, ad esse non intendiamo in nessun modo replicare, poiché in primis non vogliamo scendere in personalismi e distogliere l’attenzione dai fatti che devono essere sempre in primo piano e in secondo luogo non abbiamo nessuna intenzione di entrare in un determinato circolo vizioso, fatto di accuse che fanno sorridere”.

venerdì 27 Luglio 2018

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