«Non c’è niente di più corruttivo del razzismo, ricordatevelo. E ai 5 Stelle bisogna dirlo. Non c’è delitto più grave nella storia umana che non sia la discriminazione di altre persone o di interi gruppi umani per ragioni che riguardano l’etnia, il colore della pelle, la confessione religiosa, le scelte di vita, l’orientamento sessuale». Così si è espresso Nichi Vendola nella quarta giornata della Festa nazionale di Sinistra italiana “Si può fare”, in corso fino a oggi all’Area Festa d’Estate del Varlungo, a Firenze, aprendo un dibattito dedicato alla cultura.
«La sinistra si è dissolta per autocombustione e la destra si rappresenta come se fosse la natura umana», ha proseguito l’ex Governatore della Regione Puglia, che poi ha detto: «Ho fatto 43 anni di lotta politica. Non pensavo di sentirmi straniero da un punto di vista etico, civile e culturale nell’Europa di oggi, non solo nell’Italia, direi di più, nell’Occidente di oggi.
Da Trump a Salvini, passando per un pezzo di Germania e per tutto l’Est europeo, siamo di fronte alla disumanizzazione del linguaggio che è propedeutica alla disumanizzazione dei rapporti sociali. Ecco, allora io dico: ognuno di noi cerchi di restare umano. Se si fa un’eccezione dal punto di vista della difesa dei diritti umani e della tutela della dignità di ogni essere umano, quell’eccezione è un varco che ci risucchierà tutti.
I buchi nella rete delle regole di civiltà che sono stati fatti dalla destra e accettati dalla sinistra, e talvolta fatti dalla sinistra, come quelli sul terreno delle guerre cosiddette umanitarie, sono i buchi che ci hanno inghiottiti. Noi, la sinistra, siamo scomparsi, morti o crepati anche per questo», ha detto Vendola a conclusione del suo intervento.