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«Le decisioni sui problemi dell’agricoltura locale devono essere prese dalla Regione Puglia»

La Redazione
gemmato
Il sindaco ha chiesto di mettere all'ordine del giorno dei prossimi consigli i rimborsi dei danni causati da gelate e siccità, la minaccia della Xyella nel Barese e lo stato di attuazione del Piano Sviluppo Rurale
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Tre emergenze che hanno colpito i settori agricolo e florovivaistico da affrontare in tre distinte sedute di Consiglio comunale: i rimborsi dei danni causati da gelate e siccità, la minaccia della Xyella nel Barese e lo stato di attuazione del Piano Sviluppo Rurale (PSR).

Il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato ha chiesto al presidente del Consiglio comunale Mario Ruggiero l’inserimento dei tre argomenti in altrettanti ordini del giorno da affrontare in Consigli comunali di prossima convocazione, alla presenza di esponenti istituzionali o funzionari regionali responsabili dei relativi ambiti di competenza.

«Voglio essere chiaro una volta per tutte», ha dichiarato Gemmato: «Le responsabilità legate a queste gravissime emergenze sono tutte in capo al governo della Regione Puglia. Su questi temi i Comuni non hanno alcun potere se non quello di esercitare un’azione di stimolo, così come peraltro è stato fatto quando abbiamo ottenuto il rinvio del saldo delle fatture Arif per l’uso irriguo dell’acqua o quando abbiamo proposto di concentrare i fondi europei stanziati nel Psr sui bandi destinati ai giovani. Altri interventi come l’erogazione di contributi, il confronto con gli organi di governo nazionale, le misure di prevenzione, la programmazione strategica e l’azione legislativa in materia di agricoltura restano tutti di competenza regionale».

«Fatta questa premessa, chiunque può intuire che discutere di questi argomenti senza la presenza dei referenti regionali ai quali porre interrogativi, chiedere chiarimenti, avanzare proposte, rivendicare diritti, sarebbe stato solo uno spreco di denaro pubblico. Qui stiamo trattando di problemi grandi: se i consiglieri comunali di minoranza sono interessati a piccole sfilate di bellezza in aula consiliare al solo scopo di ribaltare sul Comune le responsabilità che invece sanno bene essere della Regione, noi al contrario abbiamo necessità di un serio confronto faccia a faccia con quegli esponenti istituzionali o funzionari regionali che hanno il compito delle scelte politiche in materia. Per questo – continua il sindaco Gemmato – nella richiesta di convocazione della massima assise comunale ho precisato di voler rinunciare al termine dei 20 giorni entro cui convocare le sedute di Consiglio comunale. Insieme al presidente del Consiglio comunale mi attiverò nuovamente per chiedere all’assessore e ai dirigenti regionali di poter essere presenti in aula consiliare senza la ghigliottina di una scadenza, piuttosto lasciando a loro la scelta dei tempi e delle modalità in base anche alle loro esigenze istituzionali».

mercoledì 13 Giugno 2018

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