Politica

Vendola: «Per il governo del cambiamento cittadini come me, Ed e Tobia non esistono»

La Redazione
nichi vendola
L'ex governatore pugliese polemizza con il nuovo esecutivo Lega-Cinque Stelle
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“Svegliarsi il primo giorno della nuova era grillino-leghista e scoprire che per il ‘governo del cambiamento’ io, il mio compagno e nostro figlio, come migliaia di altre famiglie arcobaleno non esistiamo, mi fa comprendere la direzione della svolta annunciata: benvenuti nel nuovo Medioevo”.

Parole di Nichi Vendola, rilasciate in una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. “Mi pare – dichiara l’ex governatore pugliese – che con concetti confusi il ministro Fontana stia cercando di mettere in discussione la laicità dello Stato. E poi le frasi sulla globalizzazione sono parole in libertà, retorica da bancarella. Se poi si usa il tema delle nascite a quello dell’aborto, se si usa questo argomento per colpire la legge 194, allora dovranno mettere in conto la reazione delle donne del nostro Paese”.

Vendola teme che “il Sud sarà la principale vittima delle scelte” del nuovo governo Lega-Cinque Stelle, “nato per garantire detassazione ai ricchi ed elemosine ai poveri. Se intendono cercare le risorse per il loro contratto nel salvadanaio delle politiche di coesione, allora per i meridionali sarà una rapina. Se poi troveranno una classe dirigente allegra e saltellante come quella di Emiliano, il gioco gli verrà facile.”

“Questa crescente puzza di anni ’30 sarà per gli elettori motivo di ripensamento – sostiene Vendola -. Ma la nuova stagione politica e di governo nasce dalla pancia delle politiche di destra fatte dai governi del Pd, se Salvini e Di Maio sono al potere è tutta colpa di Renzi”.

“In questo esecutivo c’è qualche persona perbene e molti ministri da film horror – secondo l’ex presidente pugliese -. La cosa buffa è che ci sono tanti esemplari di razza della casta e dei vecchi regimi. Come se la Rivoluzione Francese l’avesse guidata Maria Antonietta o la Rivoluzione Russa l’avesse fatta Rasputin. Ma forse questa è l’epoca dei paradossi”. Per l’esponente di LeU “ora è il momento per la sinistra di imparare dalla psicanalisi: non nasce nulla di nuovo se si procede con la rimozione delle ragioni della propria sconfitta. Occorre ritrovare la bussola della radicalità per riprendere la navigazione”.

martedì 5 Giugno 2018

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