Politica

Città Civile, lettera a Grassi: «Sua eredità da deputato? Abbiamo sindaco e parlamentare di destra»

La Redazione
Gero Grassi
I giovani del movimento politico scrivono una lettera aperta al deputato uscente del Partito Democratico
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I giovani di Città Civile indirizzano una lettera aperta a Gero Grassi, parlamentare uscente del Partito Democratico, per chiedergli la disponibilità ad avviare, assieme alle altre forze progressiste e democratiche di Terlizzi, una nuova stagione nel centro-sinistra cittadino, dopo anni travagliati in cui – osservano – una parte del Pd ha favorito l’elezione di un’amministrazione di centrodestra.

CaronGero Grassi,

lenelezioni politiche sono ormai concluse, un nuovo Parlamento e unnnuovo Governo si apprestano a guidare la nostra sventurata Italia connl’auspicio che l’avvenire possa risultare foriero di buone novitànper noi tutti rispetto a un passato a tratti sciagurato.

Lenscriviamo ora, in qualità di giovani militanti di Città Civile,naffinché il nostro pensiero non possa risultare intriso dinpropaganda elettorale. È tempo, però, di condividere insiemenun’analisi politica sincera che possa fare chiarezza tra le nubinche adombrano troppo spesso, purtroppo, anche l’agire politico.

Lannostra memoria storica, infatti, uguale a quella di tanti altrinconcittadini attenti, ci induce a riflettere ancora oggi sulle dubbiene biasimevoli scelte condotte negli ultimi anni a livello locale innprossimità delle elezioni amministrative: il refrainnsi rispecchia nelle azioni di una parte del centrosinistra che hansostenuto per due volte consecutive una compagine di destra. Si badinbene, non semplicemente di centrodestra, ma di estrema destra.

Ripercorrendonle tappe percorse, nel 2012 i suoi supporternspesero parole di giubilo per Ninni Gemmato, del partito Fratellind’Italia, sino a determinarne la vittoria a sindaco. Sebbenenfacesse formalmente parte del Partito Democratico, lei aveva comunquenscelto di sostenere, in maniera nemmeno troppo velata, la lista dellancoalizione “Terlizzi si fa in quattro” in cui era candidato suonfratello Michele Grassi, poi divenuto presidente del consiglioncomunale per un intero quinquennio. Questo cambio di casacca creònscalpore tra i terlizzesi più avveduti e il trasformismo fece danpadrone in quella particolare campagna elettorale.

Doponqualche anno, però, in vista delle nuove elezioni, lo stesso MichelenGrassi insieme ai suoi discepoli riprese a corteggiare il PD. Come sennon bastasse, tuttavia, a giugno dello scorso anno, lo stesso NinninGemmato vede riconfermarsi il suo mandato di primo cittadinonnonostante il quinquennio trascorso non fosse stato gestitonall’insegna della totale trasparenza.

Èngià riscontrato che una fetta del Partito Democratico ci abbia messonil suo zampino, venendo meno ai valori fondanti la sua etica envoltando le spalle alla Comunità Civica che concorreva alnballottaggio contro la destra. Un dispetto che è costato caronall’intera comunità, ma non a suo fratello che da consiglierencomunale del Pd è riuscito a sedere orgoglioso sul suo scranno,nlieto di rappresentare un simbolo ancora una volta raggirato enoffeso.

L’ereditànche lei lascia a Terlizzi dopo tre lunghissime legislature danonorevole è proprio questa: un sindaco e un onorevole di Fratellind’Italia, un posticino per suo fratello e lei? Lei è rimastonfuori. In un manifesto mostra tutta la sua amarezza pernessere stato escluso dalla competizione di queste politiche. Hanaddirittura sperato che chi l’«ha sacrificato, sulla logica delnproprio particolare», facendole «pagare i risultati raggiunti pernla verità su Aldo Moro, abbia un giorno a ravvedersi dei proprinerrori». nEppure trenlegislature sono tante, deve esserne grato piuttosto! Ha anche avutonla fortuna di essere divenuto deputato «senza aver chiesto il voto anqualche ombra», come lei stesso disse in un’intervista a unantestata locale mesi fa. n

Pernil bene della nostra Città, e nel rispetto dei tanti giovaninimpegnati in politica, auspichiamo che lei e quanti la sostengononsappiano trarne le conseguenze. Solo da qui si potrà ripartire.

mercoledì 7 Marzo 2018

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