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Esposto ai Carabinieri dell’opposizione: «Uffici comunali deserti in orario di lavoro»

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
i consiglieri di opposizione
La denuncia è relativa a fatti accaduti ieri mattina, quando i consiglieri di opposizione si sono recati presso gli uffici dei tributi e dell'istruzione per richiedere alcuni atti, ma non hanno trovato riscontro
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L’opposizione presenta un esposto ai Carabinieri di Terlizzi per denunciare il fatto che ieri, 25 novembre, i consiglieri di minoranza “alle ore 10 si sono recati agli uffici comunali della pubblica istruzione e dei tributi, entrambi in Corso Vittorio Emanuele, trovando il portone di ingresso completamente chiuso”.

Non è stato dunque possibile in alcun modo – prosegue l’opposizione – “interloquire con i funzionari” preposti a quegli ambiti amministrativi “in merito agli argomenti ‘diritto allo studio’, ‘dimensionamento della rete scolastica’, ‘tributi comunali'”, tutti all’ordine del giorno del prossimo consiglio, in calendario domani, 27 novembre.

Simile situazione presso la sede provvisoria del Comune, in Via Italo Balbo, dove attorno alle dieci e quindici – prosegue la ricostruzione – “la porta di ingresso era completamente aperta, con secondo e terzo piano accessibili ma senza alcun funzionario disponibile a concedere ulteriori atti/chiarimenti per gli argomenti” relativi al prossimo consiglio comunale.

Eppure, osservano i consiglieri, è noto, ai sensi del regolamento consiliare, che per la convocazione delle sessioni straordinarie del consiglio comunale il protocollo impone cinque giorni di calendarizzazione minima, di cui uno è rappresentato dalla data di indizione (il 23 novembre scorso), l’altro dalla data di celebrazione della seduta (il 27 novembre) e gli altri tre giorni sono quelli tra i due estremi, che devono essere completamente liberi. Questi giorni, dedicati alla preparazione e allo studio, devono essere feriali, continua l’esposto, e “con gli uffici comunali aperti, al fine di consentire ai consiglieri l’accesso a tutti gli atti necessari per la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno e per confrontarsi con i funzionari responsabili dei provvedimenti”, come indicato dallo stesso Regolamento.

Ma così non è stato, evidentemente: i consiglieri segnalano che i locali erano deserti e soltanto “al piano secondo abbiamo riscontrato esclusivamente la presenza di quattro lavoratori dei ‘cantieri di cittadinanza’ che stazionavano dinanzi alla stanza del dirigente dell’ufficio tecnico, nonché dirigente della pubblica istruzione, dei servizi sociali, dei tributi, della polizia municipale, dei mercati [dottor Gianferrini, n. d. r.]”.

L’esposto è stato sottoscritto dai due capigruppo, Michele Grassi e Giuseppe Volpe, ma è stato integrato da una lettera di contestazione firmata da tutti i rappresentanti dell’opposizione e indirizzata al Prefetto di Bari e al Segretario Comunale di Terlizzi.

domenica 26 Novembre 2017

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