Lunedì sarà varato a Terlizzi il movimento democratico e progressista: la sua sedensarà in corso Vittorio Emanuele, 57, presso l’Associazione politico-culturale Impegno Civico.
I promotori di questo nuovo soggetto affermando che esso sarà “alternativonalle politiche messe in campo prima da Berlusconi e poi da Renzi”, muovendo “i suoi primi passi per praticare una politica inclusiva dintutte le vere forze democratiche e progressiste che a livellonnazionale si stanno organizzando per reagire ad una classe politicanche ha dimenticato i veri obiettivi della carta costituzionale”.
“Nonnè un altro partito nella nebulosa politica italiana”, riprende il comunicato del neonato movimento. “Articolon1 – Movimento Democratico e Progressista nasce dalla urgentennecessità di dare all’Italia una reale, chiara ed efficacenopportunità per uscire dalla “maledetta crisi” economica,nsociale ed etica, che ormai da troppi anni paralizza l’Italia. Anpartire dalla declinazione dall’articolo 1 della CostituzionenItaliana che recita “L’Italia è un repubblica democratica fondatansul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita neinlimiti e nelle forme della Costituzione”.
Democratico,nperché crediamo che la sovranità debba appartenere al popolonitaliano. Mai più Parlamento di “nominati”! Sì allanpartecipazione alla gestione della cosa pubblica, direttamente, mananche attraverso i corpi sociali intermedi che operano nel tessutonsociale.
Progressista,nperché guardiamo al futuro con fiducia, impegnandoci oggi in riformengiuste, ispirate alla giustizia sociale e alla redistribuzione dellanricchezza: ci batteremo contro ogni forma di povertà ednemarginazione.
Cinstiamo impegnando per il lavoro e la sua giusta retribuzione, perchéncrediamo che il lavoro sia l’unico modo per contrastarenl’impoverimento della classe media. Basta con i “bonus”! n
Avantincon gli investimenti che produco lavoro “buono” e trasparente.
Crediamonun uno sviluppo sostenibile e rispettoso della natura e della salutendelle persone. Basta con l’energia da fossili! Sì alle energienrinnovabili.
Crediamonche la salute sia un diritto per tutti, e non solo per i pochi chenpossono permetterselo. Di fronte alla salute non devono essercindistinzioni fra ricchi e poveri. n
Crediamonnel principio costituzionale della progressività dell’imposizionenfiscale, perciò vogliamo che ognuno paghi le tasse in base allenproprie sostanze e vogliamo che lo Stato si impegni veramente innseveri controlli e pesanti sanzioni contro i “furbi” e glinevasori. n
Questo nuovo centrosinistra oggi è necessario, dopo la derivanconservatrice e reazionaria del Partito Democratico a guida renziana,nperché, al contrario di ciò che ci propinano proclami endichiarazioni, oggi assistiamo ad una grave regressione, quasinottocentesca, di giovani che si affacciano al mondo del lavoro, giànadulti, col cappello in mano, per elemosinare uno stage o qualche orandi lavoro, magari “a chiamata”. Un nuovo schiavismo, camuffato danmodernismo, spiegato e “fatto digerire” agli italiani con la suanpresunta ineluttabilità. Noi crediamo che un nuovo orizzonte sianpossibile, una nuova stagione dei diritti ci aspetta. Il nostronfuturo non è il Jobs Act, o la Buona Scuola: ora possiamonimpegnarci perché la vita delle nostre famiglie non sia segnatandalla precarietà, bensì dalla serenità.
Ricostruirenle politiche del welfare che rimettano al centro le persone,noccupandosi di chi resta indietro e soprattutto generare unnlaboratorio che si faccia carico dei grandi temi nazionali che dinsolito vengono lasciati nelle mani di pochi.
Possiamo,ndobbiamo farlo. Uniti, superando ogni difficoltà, lo faremo.
Vinaspettiamo numerosi lunedì 10 luglio alle ore 19 in Viale Roma 4 (exnBar Bianco Rosso)”.