Michelangelo De Chirico fa ricorso al Tribunale Amministrativo di Bari per riesaminare le schede elettorali relative al voto dell’11 giugno scorso, in cui è stato battuto di poco più di 100 voti dal candidato della Comunità Civica Pasquale Vitagliano, che – al netto, a questo punto, di clamorosi colpi di scena – sfiderà Ninni Gemmato al ballottaggio del 25 giugno.
Due giorni dopo aver declinato l’invito all’apparentamento propostogli da Vitagliano, il candidato sindaco del centrosinistra ufficializza dunque la decisione di adire la via legale amministrativa per tutelarsi, affidando al Tar delle Regione Puglia il compito di riconteggiare le cinquecentodue schede nulle emerse dal drammatico spoglio della notte elettorale.
Michele Grassi, candidato consigliere della coalizione, afferma che “alla luce delle ‘anomalie’, riscontrate in alcune sezioni durante lo spoglio elettorale”, il centrosinistra “a seguito del riconteggio richiesto all’Ufficio Centrale del Tribunale di Trani (che ha riscontrato l’ incompetenza ad esprimersi), ha dovuto dar mandato ad un noto legale amministrativista barese di presentare il ricorso al Tar Puglia per avere ‘contezza certa’ sui voti dei tre candidati sindaci”.
“Infatti – argomenta Grassi – nella notte de qua alle 4 Michelangelo superava di 150 circa voti il secondo candidato sindaco, allorquando alle 8 i numeri si invertivano. A tal riguardo soltanto una procedura amministrativa giudiziaria, piuttosto lunga e complessa, può determinare la certezza”, è la conclusione.
Le prossime ore saranno dunque decisive per stabilire con assoluta e irreversibile certezza chi, tra Pasquale Vitagliano e Michelangelo De Chirico, contenderà a Ninni Gemmato lo scranno di primo cittadino di Terlizzi.