Politica

La Comunità Civica: «Gemmato non può darci lezioni di legalità»

La Redazione
Pasquale Vitagliano è il candidato sindaco della Comunità Civica
La coalizione guidata da Pasquale Vitagliano risponde alle dichiarazioni del sindaco Gemmato, che l'ha accusata di predicare - ma non praticare - il valore della legalità
scrivi un commento 2

La Comunità Civica risponde alle dichiarazioni rilasciate da Gemmato dopo la scoperta dell’identità dell’autore delle intimidazioni ai suoi danni. Il sindaco ha accusato la coalizione di predicare in astratto, senza riscontri pratici, la legalità.

“Nonnaccettiamo lezioni di legalità danchi non si è costituito parte civile nel processo per la sparatorianin Piazzetta Amendolagine del 30 giugno 2015; da chi ha lasciato solanla mamma Terlizzese ferita ad una gamba proprio in occasione dellansparatoria”, replica una nota di coalizione. “Danchi tenta di strumentalizzare il Festival per la Legalità doponavergli dedicato totale indifferenza per le edizioni passate. Lanstessa indifferenza dedicata a tante altre iniziative di associazioninlocali”.

“Abbiamo manifestato vicinanza e solidarietà al sindaco, in ConsiglionComunale, sui social network e abbiamo partecipato alla fiaccolatancon una delegazione. In ogni caso, se volete fare la conta dellenpresenze/assenze, possiamo dire che all’iniziativa mancavano innmolti, a parte le presenze istituzionali. Perché? Non ci interessa.nNoi c’eravamo”, puntualizza la Comunità, che attacca “chi in passato, nelle vesti di consigliere di opposizione (e ora sindaco di Terlizzi), informava la dirigente (ora imputata pernpeculato, tentata concussione e abuso d’ufficio) dei lavori dellancommissione d’indagine, come risulta documentato. Il controllorenche informa il controllato insomma. Oggi nelle casse comunali mancanonmilioni di euro di tasse pagati dai contribuenti terlizzesi”, prosegue il comunicato, che mette in guardia “danchi non si è costituito parte civile nel processo contro la stessandirigente. Quest’ultima, nel frattempo, è stata già condannata innprimo grado dalla Corte dei Conti ‘Il comportamento della Panzini appare, invero, quanto meno connotato da nimia (eccessiva, n.d.r.)nnegligentia, macroscopica imperizia e sprezzante disinteresse per inpropri doveri e, pertanto, da colpa grave’; danchi non ha garantito pari opportunità per i disoccupati. Molti hannontrovato lavoro nella stessa azienda. Gli stessi ‘fortunati’ frequentano una sede politica in particolare. Coincidenze? Forse sì.nSicuramente è tutto legittimo. Ma come spiega la campagna del sindaco di Gemmato… lasciamo ‘la parola ai fatti’ (loro)”.

La Comunità si concede poi una postilla per riflettere sulle condizioni socio-economiche dell’autore delle intimidazioni al sindaco Gemmato: “Come emerso dalle indagini,nè unnterlizzese, incensurato, sposato e papà di due bambine, disperatonper lo sfratto esecutivo. Anchense il suo gesto è inqualificabile e va condannato con fermezza,nTerlizzi paga una situazione molto negativa nel settore sociale,ncausa del disinteresse dell’amministrazione verso le fasce debolindella nostra comunità, a nostro avviso il caso poteva essere seguitoncon maggiore attenzione e sensibilità, per la singolare situazionendi evidente profondo disagio”, conclude la nota.

sabato 22 Aprile 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti