Domani

L’artista terlizzese Rosanna D’Abramo protagonista del cortometraggio “Le stanze”

La Redazione
rosanna d'abramo
L'opera di Dino Lorusso e Ninni Castrovilli sarà presentata e proiettata in anteprima allo spazio Dunia di Triggiano domani sera dalle 18 alle 21
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Domani sera, in anteprima, a Triggiano sarà presentato il cortometraggio “Le Stanze”, con Rosanna D’Abramo, poliedrica artista terlizzese, e Valentina Carbonara.

La proiezione comincerà alle 18 e proseguirà in “loop” fino alle 21 a “Dunia دنيا” presso Arco Battista, 40. L’ingresso è libero. Il progetto è di Dino Lorusso e Ninni Castrovilli, con Valentina Carbonara e Rosanna D’Abramo, original soundtrack di Francesco Castrovilli.

Così è descritto il corto in un testo evocativo di Manuela De Leonardis:

“La corsa della bambina su per le scale, più su. Il buio introduce a un percorso di possibili contaminazioni, spostando lo sguardo sulla densità tangibile di mistero, inquietudine, paure come sussurrate dalla musica. nL’attraversamento di uno spazio inconscio in un luogo di conforto si confronta con ambiguità e dubbio quando la casa è vuota, solo apparentemente abbandonata. Il passato segue il ritmo grafico del motivo delle piastrelle del pavimento, geometrie colorate e simmetriche che si rincorrono di stanza in stanza. nIntanto l’indumento bianco, non colore denso di implicazioni simboliche, indossato dalla bambina, poi dalla giovane donna, decodifica il senso della luce, potenziale creativo che c’è in ogni individuo. nNelle gocce di cristallo del lampadario, nei dettagli dell’affresco riemergono le tracce di passato. Un passato “perbene” che accoglie la quotidianità del presente attraverso linee bianche essenziali, tracciate a terra per tradurre in termini di percezione visiva la presenza degli arredi, dei servizi, dei fornelli. nSui pavimenti, come fogli di carta del plotter, il disegno tecnico sottolinea incisivamente il corto circuito dell’impatto emotivo, lasciando aperto il margine di adeguamento dell’immaginario attraverso il filtro della soggettività della memoria. nAnche gli oggetti parlano una lingua nuova nella loro ricollocazione. nL’immagine incorniciata della Madonna del Rosario o quella di Maria Antonietta, la copertina del catalogo con il ritratto di Oum Kalthoum. Icone di potere al femminile, catalizzatrici di devozione religiosa, politica, culturale che oltrepassa i confini della loro dichiarata appartenenza e del segmento temporale in cui le colloca la storia. nIn questo territorio neutro di conciliazione, scambi, rispetto che è anche l’aspirazione di Dunia (in arabo vuol dire mondo), luogo fisico di rivelazioni, l’ispirazione creativa e la produzione artistica si esaltano nel dialogo irrinunciabile oriente/occidente. Radici comuni per un nuovo paragrafo tutto da scrivere. Forse, allora, quell’abito bianco ricamato che ruota su stesso diventa un’ipotetica mashrabeya”.

L’appuntamento è per domenica sera alle 18 presso Dunia a Triggiano.

sabato 2 Dicembre 2017

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