Cultura

I “Colori in movimento” di Sciancalepore in Pinacoteca

La Redazione
colori in movimento
L'11 agosto il vernissage della mostra d'arte contemporanea, curata da Maria Germinario
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Si terrà l’11 agosto –nore 19 – in Pinacoteca il vernissage della mostra d’artencontemporanea “Colori in movimento”, di Giuseppe Sciancalepore.

L’esposizione, che godendel patrocinio del Comune di Terlizzi, è curata da Maria Germinario,nche afferma nel catalogo: “Colori in movimento” di GiuseppenSciancalepore è una mostra personale che dirige gli sguardi versonpensieri lontani. Contestualizzare il tutto in un istituto culturalendal forte valore come la Pinacoteca De Napoli di Terlizzi crea unansuggestiva cornice d’insieme data dalla mescolanza di beninstorico-artistici e arte contemporanea. Fino a che punto si possanspingere l’intrecciarsi di trame tra passato e presente non èndefinibile con un limite segnato in chiaro. Tuttavia è certo che, innquesto caso, l’uno stia creando valore per l’altro in una logicandi gioco dove entrambi i giocatori restano soddisfatti dallo scambio.nCerchiamo, ora, di capire quale sia l’oggetto dello scambio chenavviene in quelle sale. Da un lato, l’ammaliante patrimonio dellanPinacoteca ci offre il valore dell’eredità culturale. Dall’altro,nil processo di creazione di valore è in fieri. Sicuramentennon è ancora definibile un valore storico ma, senza ombra di dubbio,ndietro le pennellate di Giuseppe Sciancalepore si riconosce il valorendel presente.Parlo di un valore non oggettivabile in parametrindefiniti aprioristicamente. Con “valore del presente” intendonindicare il valore che esiste negli occhi di chi guarda l’arte. Ilncritico d’arte potrebbe dire che i quadri di GiuseppenSciancalepore si colleghino alla discendenza degli artisti afferentinalla corrente nucleare relativa all’era atomica [1951]. Un legamenesiste ed è evidente se si pensa al loro universo atomico; ma alncontempo esiste un confine di distacco netto dalla corrente: ilnnostro pittore non considera la forza dell’atomo come punto dindistruzione ma come vita. Nei suoi quadri i pianeti, le stelle, inmeteoriti non sono masse oscure ma luminose fonti di vitanprimordiale. L’occhio non fugge dai colori, sapientemente intrisindi tocchi caldi e freddi a seconda degli usi, ma è totalmentenattratto da quei fulcri di energia pulsante. Pennellate non casualinquelle di Giuseppe Sciancalepore, pittore che colpisce la tela senzanesitazione puntando direttamente a dare forma alle astratte idee chenaffollano la sua mente creativa. Le forme che ne derivano sono fruttondi un attento studio visibile sulle realistiche forme dei pianeti ondelle costellazioni.

A rendere unichenle sue opere, però, non sono le parole di un critico o di unnsoggetto chiuso nella sua singolarità. Unico è ciò che i suointratti riescono a trasmettere quando gli sguardi si posano e inpensieri iniziano a viaggiare. Quello che le sue astuzie ci concedononsono tracce. Tracce di ricordi legati alla famiglia, punti visibilinsolo ad occhi attenti da cui tutto ha origine. E il pittore sinassicura che questi segni restino indelebilmente scalfitinnell’immensità dell’universo. Come la mente dirige i proprindesideri verso l’ignoto quando guarda le stelle cadere e illuminarenle speranze, allo stesso modo il pittore ci chiede di lasciare chenl’arte svolga la sua funzione catartica. Ci chiede di nonninterrogarci su cosa si stia guardando, su quale sia il senso dintutto ciò, e di lasciare che i colori ci appaghino la mente e che sinpossa sospirare sollevati davanti ai suoi quadri, per crearenun’atmosfera in cui gli animi possano perdersi e ritrovarsinall’unisono guidati dalla sinfonia di atomi vibranti”.

L’esposizionensarà visitabile dall’11 al 30 agosto.

domenica 30 Luglio 2017

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