Cronaca

Segnalato anche a Terlizzi Ruggero, il finto avvocato col vizio della truffa

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
ruggero
L'uomo, che si spaccia per penalista o, in alternativa, operaio dell'Ilva, sarebbe in città almeno da martedì sera
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Ruggero, il finto avvocato penalista (o, in alternativa, operaio dell’Ilva) balzato agli onori delle cronache locali in queste ultime settimane per le sue ripetute truffe, è stato segnalato nelle scorse ore anche a Terlizzi.

Sono molte le testimonianze di cittadini che lo hanno incrociato per le strade della città, facendo fronte alle sue insistenti richieste finanziarie, motivate da giustificazioni di tutti i generi e storielle improbabili. Beccato a girovagare per Japigia alcuni giorni fa, Ruggero aveva assicurato di aver smesso di turlupinare i passanti con imbrogli vari, tra cui quello della venti euro. Ma in realtà ha solo cambiato “teatro”, spostandosi dalla città – dove ormai era ben riconoscibile – alla provincia. E così è apparso a Terlizzi, dove sarebbe stato avvistato già dalla tarda serata di martedì, alla ricerca di facili prede da spennare. La rete dei social, tuttavia, si è immediatamente attivata e la sua presenza è stata rilevata e diffusa capillarmente, con tanto di foto “segnaletiche”, che lo ritraggono mentre cammina per Via Gorizia parlando al cellulare.

“Pochi minuti fa si è presentato presso un supermercato chiedendo un prestito perché avrebbe buttato inavvertitamente le chiavi di casa assieme alla spazzatura nel bidone…”, racconta una signora su uno dei gruppi social cittadini. “E non poteva andare al Miulli per prendete la moglie dal lavoro non avendo carburante…”. Di qui la richiesta di un prestito pietoso per ricongiungersi con la consorte.

L’uomo ha comunque mille risorse e si è spinto persino al Mat, dove era in corso una serata musicale, a cercare di abbordare qualche ingenuo, come testimonia un altro utente fb. Qualcuno, ignaro della sua identità, gli ha dato un passaggio in auto. “Mi ha detto che ha perso le chiavi della macchina… un Mercedes con targhe tedesche”, è il racconto di un terlizzese. “Mi ha raccontato anche la storia della moglie che lavora al Miulli”, conferma.

Non si registrano comunque episodi di truffe andate a buon fine: nella sua breve scorribanda terlizzese, Ruggero non è riuscito a beffare nessuno.

venerdì 22 Giugno 2018

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