Cronaca

Obbligo di dimora per il 70enne arrestato per aver messo su una piantagione di marijuana

La Redazione
Aula processi nel Tribunale di Trani
Nel corso dell'udienza di convalida, il PM procedente ha chiesto che fosse applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari
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Martedì 15 maggio si è svolta, dinanzi al gip presso il tribunale di Trani, l’udienza di convalida degli arresti dell’anziano 70enne molfettese, difeso dall’avvocato Luca Preziosa del Foro di Trani, colto il 12 maggio dai carabinieri della Stazione di Terlizzi, mentre coltivava una piantagione di canapa indiana composta da circa trecento piante disseminate in varie parti del fondo. Questo è quanto riferito dai militari, che, avendone avuto segnalazione, conducevano l’attività mirata di osservazione del fondo di proprietà dell’anziano, sito in agro di Terlizzi, località Chianca – Paù.

A seguito dell’intervento dei carabinieri, il settantenne veniva tratto subito in arresto e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Trani, che a sua volta disponeva la custodia dello stesso presso il proprio domicilio.

Nel corso dell’udienza di convalida, afferma il legale dell’accusato, il pm procedente ha chiesto che fosse applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, a fronte della richiesta del difensore di disporre la sua liberazione immediata o, in subordine, l’applicazione della più mite misura cautelare dell’obbligo di dimora.

Come prosegue la nota dello stesso legale, il gip, accogliendo la seconda delle richieste avanzate dal difensore dell’indagato, anche in considerazione dell’età dell’uomo e del fatto che questi è incensurato, ha applicato la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza (Molfetta), con permanenza notturna, ritenendo tale misura sufficiente ad impedirgli di raggiungere il fondo in agro di Terlizzi.

mercoledì 16 Maggio 2018

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