Cronaca

Presunta truffa su fondi di ricerca all’Università di Foggia, tra gli indagati l’ex rettore Volpe

La Redazione
guardia di finanza
21 gli indagati. Le irregolarità contestate riguarderebbero il Pon Ricerca e Competitività 2007-2013 ottenuto dai gruppi di ricerca del Distretto agroalimentare regionale, beneficiario di circa 10 mld di euro
scrivi un commento 23

Sono 21 gli avvisi di garanzia spiccati dalla Procura di Foggia nell’ambito di un’indagine su presunte irregolarità nella rendicontazione di tre progetti finanziati dal Miur.

Ieri mattina la Guardia di Finanza di Foggia ha effettuato una serie di perquisizioni nel dipartimento di Scienze Agrarie dell’ateneo foggiano. Indagati docenti, funzionari e il direttore del dipartimento di Scienze Agrarie: tra questi l’attuale rettore dell’Università di Foggia, Maurizio Ricci, accusato di truffa e abuso d’ufficio, e il suo predecessore, il terlizzese Giuliano Volpe.

L’inchiesta è relativa a fatti accaduti nell’aprile 2013 e riguardano la rendicontazione di progetti finanziati dal Miur con il Pon Ricerca e Competitività 2007-2013 ottenuto dai gruppi di ricerca del Distretto Agroalimentare Regionale, il DaRe, tra cui c’è anche l’Ateneo foggiano, beneficiario di circa 10 milioni di euro.

Partita da circa un anno, l’indagine è nata dalla denuncia di due professori, Alessandro Del Nobile e Diego Centonze. Giuliano Volpe, all’epoca dei fatti rettore dell’Università di Foggia, è attualmente presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici del Mibact.

L’attuale rettore Ricci ha dichiarato che la sua nomina è successiva ai fatti: «I documenti oggetto di indagine sono stati già sottoposti, in passato, a ben due controlli amministrativi da parte del Miur, a sua volta sottoposto a verifiche dell’Unione Europea: da nessuno di questi controlli sono emerse irregolarità».

Ricci definisce “discutibili” i modi con cui la Finanza ha effettuato l’operazione nell’Università durante le sedute di laurea, procedendo al sequestro di computer e fascicoli. «Familiari e amici degli studenti che stavano per laurearsi – testimonia – sono stati allontanati, fatti accomodare nei corridoi o nel giardino antistante il Dipartimento, incidendo non certo positivamente su quella che avrebbe dovuto essere la loro giornata di festa». Il comando provinciale foggiano delle Fiamme Gialle però nega di «aver usato modi bruschi e tantomeno di aver fatto sospendere le sedute di laurea».

venerdì 13 Aprile 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti