Cronaca

Inquietante tentativo di rapina con ipnosi in centro: un uomo finisce al pronto soccorso

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
tumulto all'ospedale
La vittima dell'incredibile tentativo di raggiro, per fortuna non andato a buon fine, è un uomo di circa sessant'anni. Il rapinatore, un cittadino di nazionalità iraniana, sarebbe stato fermato dai Carabinieri
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Inquietante tentativo di rapina con ipnosi avvenuto venerdì pomeriggio a Terlizzi.

Un uomo di circa sessant’anni è stato fermato per strada, in pieno centro, da un individuo a bordo di un’automobile. Qualificatosi come un turista di nazionalità francese, questi lo ha invitato ad avvicinarsi al finestrino e, con la scusa di chiedergli delle informazioni, lo ha indotto con modi particolarmente suadenti ad aprire il portafogli e a consegnargli una banconota di grosso taglio.

Questo è ciò che ha riferito alle forze dell’ordine il malcapitato, che ha detto di aver acconsentito alla richiesta in un momento di confusione e, probabilmente, sotto ipnosi. L’effetto della suggestione è terminato, ha raccontato l’uomo, quando il funambolico truffatore, descritto di incarnato mediorientale, ha tentato di soffiargli anche una collana d’oro, provando a strappargliela dal collo. A quel punto l’uomo si è improvvisamente riavuto e ha cominciato a ribellarsi, chiedendo aiuto ai passanti, i quali hanno immediatamente allertato i Carabinieri della Tenenza di Terlizzi.

L’ipnotizzatore sarebbe stato fermato poco dopo dagli agenti, che avrebbero appurato la sua origine iraniana. Quanto alla vittima, è stata trasportata in stato di choc al pronto soccorso di Terlizzi, dove gli sono state medicate alcune ferite lacero-contuse agli arti superiori.

Per quanto incredibile, l’episodio non è un inedito assoluto: a Praia a Mare, in Calabria, cinque anni fa la cassiera di un supermercato consegnò, in stato di trance, a un uomo di nazionalità pakistana l’intero incasso della giornata, circa novecento euro. Molti sono i casi analoghi registrati dalle forze dell’ordine nell’ultimo periodo, la maggior parte accomunata da una simile dinamica: il ladro-prestigiatore, quasi sempre di origine asiatica e di aspetto distinto, “aggancia” la sua vittima per strada o in una attività commerciale con il pretesto di voler osservare da vicino una banconota locale, di cui generalmente chiede di poter vedere una particolare caratura o serie. Soddisfatta l’insolita richiesta, comincia a fissare intensamente o stringe con una precisa mossa il braccio del malcapitato, lasciandolo per alcuni momenti stordito: giusto il tempo di indurlo a consegnargli il contenuto del portafogli o del registratore di cassa.

Gli esperti di ipnotismo chiamano questa tecnica “rottura dello schema”. Si tratta di un fine espediente per interrompere la sequenza automatica delle percezioni psicologiche e delle abitudini codificate nelle consuete relazioni interpersonali e sociali, che l’abile ladro-ipnotizzatore compie attraverso un gesto inusuale, una espressione verbale spiazzante, incoerente, o una richiesta inaspettata. Lo stato di choc cognitivo che ne segue viene sfruttato per raggirare, senza opposizione, la vittima, che in seguito, spesso, dichiara di non ricordare in maniera esatta l’accaduto e ammette di provare vergogna per la sua defaillance.

Al truffatore iraniano di Terlizzi, tuttavia, la truffa non è riuscita.

domenica 8 Ottobre 2017

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