Si sono svolti nel pomeriggio in una Cattedrale affollata da centinaia di persone i funerali di Domenico Tempesta, il militare terlizzese morto venerdì mattina, a soli 35 anni, in un incidente stradale sulla autostrada A1 Roma-Napoli.
Caporalmaggiore scelto, Domenico, chiamato da tutti Mimmo, stava rientrando in Puglia dall’aeroporto della capitale, dove era andato a prendere alcuni suoi commilitoni di ritorno da una missione in Afghanistan, quando il veicolo di cui era alla guida ha sbandato e si è ribaltato, andando a impattare contro un guard-rail nei pressi di una stazione di servizio, all’altezza di Pontecorvo, vicino Frosinone.
La cerimonia, solenne e composta, caratterizzata da un silenzio assoluto, è stata officiata da Monsignor Felice Di Molfetta, vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano, autore di una commossa omelia, e concelebrata dal parroco della Cattedrale, Don Vitagliano. Presenti molti esponenti delle istituzioni locali e le massime autorità militari, nonché tantissimi, affranti colleghi del soldato Tempesta, che ha ricevuto l’onore delle armi ed è stato salutato dal picchetto d’onore del reggimento barese in cui militava, che ha suonato più volte il silenzio nel corso delle esequie.
Un lungo, emozionato applauso ha accompagnato la lenta, mesta uscita dalla chiesa del feretro, sostenuto dai colleghi più vicini e accompagnato lungo il sagrato da una gremita, attonita Piazza Don Tonino Bello.
Mimmo Tempesta lascia prematuramente la madre Lucia, l’amata moglie Mariateresa, e due figli di cinque e un anno. Attorno a loro si stringono i ranghi dell’esercito, proteggendole, mentre Domenico intraprende il suo ultimo viaggio, allontanandosi dalla Cattedrale.