Cronaca

Proiettile a Gemmato, domani comincia il processo

La Redazione
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Scoperto l'autore delle minacce a Gemmato
Imputato R. D., trentenne terlizzese, autore di minacce ai danni del sindaco e del consigliere comunale - all'epoca dei fatti delegato ai servizi sociali - Pierre Parisi
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Comincerà domani, presso il Tribunale di Trani, il processo relativo al ritrovamento di un proiettile sulla porta d’ingresso dello studio di Ninni Gemmato, il sindaco di Terlizzi, presso il nuovo Mercato dei Fiori, il 7 marzo scorso. L’udienza sarà presieduta dal giudice De Santis.

Imputato come presunto autore del duplice messaggio intimidatorio un trentenne di Terlizzi, R. D, verso cui è già scattato nei mesi scorsi – a conclusione dell’indagine condotta dai Carabinieri di Molfetta in coordinamento con la Procura di Trani – il divieto di avvicinarsi a meno di cinquecento metri (ma anche di contattare telefonicamente o via web e social network, pena il carcere) a Gemmato e al consigliere comunale di maggioranza – all’epoca dei fatti delegato ai servizi sociali – Pierre Parisi, notificato dal Gip su richiesta della Procura di Trani.

La vicenda ebbe il suo culmine nel pomeriggio del 6 marzo, quando il sindaco ritrovò sul pavimento del suo studio la fotocopia cartacea di un proiettile, e l’indomani, la mattina del 7 marzo, quando lo stesso scoprì, attaccata con del nastro adesivo alla vetrata della porta d’ingresso dell’ufficio, la pallottola.

Le successive indagini, condotte attraverso intercettazioni, pedinamenti, escussione di testimoni e acquisizione di immagini mediante sistema di videosorveglianza più altre rilevazioni tecniche, hanno portato gli investigatori ad attribuire il gesto al trentenne terlizzese. Già seguito dai servizi sociali del Comune per il suo particolare stato di bisogno, l’uomo era stato sottoposto a un provvedimento di sfratto, a fronte del quale protestava di non aver ricevuto adeguata assistenza dall’amministrazione.

Dalle indagini è emerso che il trentenne, già nel mese di febbraio, si era rivolto al sindaco e a Parisi esigendo, con metodi intimidatori, l’assegnazione di una casa comunale, malgrado non avesse i requisiti previsti dalla legge. R. D. si recava spesso, peraltro, presso gli uffici comunali, come registrato dalle immagini del sistema di videosorveglianza del Mercato dei Fiori e confermato da alcuni testimoni oculari. Gli inquirenti hanno peraltro accertato come – segno di particolare sprovvedutezza o di assoluta certezza di impunità – la fotocopia del proiettile fatta scivolare il 6 marzo nell’ufficio del sindaco sia stata fatta dal trentenne utilizzando la fotocopiatrice posta a pochi metri dallo studio di Gemmato.

A quattro mesi dalla vicenda, che ha suscitato clamore anche a livello nazionale, è tempo adesso di accertare le responsabilità dei fatti. Domani comincia l’iter processuale.

martedì 18 Luglio 2017

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