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La carica dei 100 e lode, Daniela Paparella

Elena Albanese
Daniela Paparella
Dopo Alessia Di Terlizzi, un'altra ruvese diplomatasi col massimo dei voti al liceo "T. Fiore-C. Sylos". «Mi mancheranno il primo e l'ultimo giorno di scuola, i miei amati docenti e la mia classe»
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Dopo Alessia Di Terlizzi, oggi intervistiamo Daniela Paparella, anche lei ruvese, diplomatasi col massimo dei voti al liceo “T. Fiore-C. Sylos” a Terlizzi nell’indirizzo scienze umane.

Gli esami

Che traccia hai svolto nella prima prova?

Ho scelto di dedicarmi sin da subito alla prova B, il saggio breve di ambito artistico-letterario sul tema “La solitudine”. Non ho assolutamente esitato, poiché nella documentazione vi era una delle mie scrittrici preferite…la splendida Alda Merini. Leggendo le sue affascinanti parole sull’amore e sulla solitudine ho capito che ne sarebbe valsa la pena davvero. Ed è stato così.

Qual è stato il momento più difficile degli esami?

Il momento più difficile degli esami? Sono una ragazza molto determinata, difficilmente mi abbatto. E forse è grazie al mio modo di fare e di reagire, al mio vedere le cose con filosofia che ho superato il tutto con gran successo!

Raccontaci brevemente com’è andata la prova orale.

Sono stata la penultima della mia classe…ciò che non avrei mai voluto essere. Certo, ci sono pro e contro, ma sicuramente è davvero un gran peso non potersi liberare ben presto da libri, stress e ansia.

Ricordo benissimo quella mattina del 9 luglio, da un lato la voglia di vivermi tutto immediatamente e dall’altro la speranza che “la mia ora” non arrivasse mai. I miei insegnanti, che tanto devo ringraziare, hanno cercato di rendere tutto il più tranquillo possibile. Non ho mai visto un docente che per mettermi a mio agio, mi chiede cosa mamma mi ha preparato per pranzo! Il tempo è volato via, e potessi tornare indietro farei il tanto temuto esame di maturità altre cento volte!

La commissione era molto attenta ai miei discorsi e al mio percorso sulla “Ricerca della Felicità” e la mia voglia di parlare era del tutto irrefrenabile! Chi mi conosce sa quanto io sia logorroica. Ringrazio anche la mia migliore amica e le mie compagne per avermi fatto forza in uno dei giorni più belli e intensi.

Tra passato e futuro

Cosa ti mancherà di più del liceo?

Mi mancherà la scuola nella sua totalità. Mi mancherà la campanella, le corse in bagno per non farsi interrogare, e le mie piccole e speciali avventure. Mi mancheranno molto il primo e l’ultimo giorno di scuola, i miei amati docenti e la mia classe che, nonostante tutto, ha fatto la sua parte. Se ho un carattere, è anche grazie alle mie compagne.

A quale facoltà ti sei iscritta?

Mi sono iscritta alla facoltà di Professioni sanitarie, mai avrei pensato di scegliere l’ambito scientifico e di farne, perché no, il mio lavoro. Il liceo è indispensabile perché aiuta gli studenti, oltre che a formarsi in toto, a scegliere bene e a capire ciò che davvero si vuole.

Cosa vorresti fare da grande?

Vorrei tanto diventare un’infermiera e lavorare in ospedale. Mi piace molto aiutare, oltre che ascoltare gli altri, soprattutto i meno fortunati, come se al loro posto ci fossi io o qualcuno che amo.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è realizzarmi, essere felice completamente! Non è una meta molto lontana, basta fare ciò che piace.

Oltre a questo, vorrei tanto essere una donna libera e indipendente. Credo molto nel super potere delle donne e nelle loro molteplici qualità e abilità. Potere alle donne, ecco, la penso cosi. Diciamo addio al Medioevo e diamo il benvenuto a un mondo più aperto.

Il presente

Ti aspettavi questo risultato?

Puntavo in alto, ma non credevo di poter arrivare a tanto. È stata una gioia immensa vedere il voto accanto al mio nome, e una volta giunta a casa ci ho pensato e ho detto “cavolo, ce l’ho fatta!”. Basta impegnarsi e non accontentarsi del minimo, tutto qui. Un consiglio che posso dare ai futuri maturandi è di credere assolutamente in se stessi! Non ci sono limiti né incapacità.

Come hai festeggiato quando l’hai saputo?

Non ho festeggiato in alcun modo, è un piccolo successo da tenersi stretto stretto e non da sbandierare. Anche perché detesto ogni forma di esibizionismo. Un bacio sulla fronte del mio papà è stato il più gran regalo che potessi ricevere.

Dove sei andata in vacanza e con chi?

Ho trascorso una meravigliosa settimana a Roma e qualche giorno a Rimini con la mia famiglia. Abbiamo tanti tesori qui, scopriamoli anziché essere indifferenti alle ricchezze che possediamo e che ci circondano.

È possibile rispondere alle domande de La carica dei 100 e lode dichiarando la propria disponibilità via mail all’indirizzo redazione@ruvolive.it.

lunedì 20 Agosto 2018

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