E’ stato ammesso a finanziamento il progetto «Le storie che non conosci», presentato dall’amministrazione comunale nell’ambito dei bandi del Servizio Civile nazionale.
Si tratta di un progetto di valorizzazione della biblioteca comunale che coinvolge quattro giovani terlizzesi volontari attraverso un percorso di lavoro e formazione. I volontari, selezionati attraverso un bando pubblico, saranno impiegati all’interno della struttura comunale e nel contempo riceveranno una formazione professionalizzante per un intero anno. Oltre a prestare il proprio servizio all’interno della biblioteca, i quattro volontari studieranno da vicino il mondo legato ai libri e saranno coinvolti attivamente nell’organizzazione di eventi (incontri con gli autori), laboratori di lettura animata, promozione culturale all’interno delle scuole.
Il progetto contiene anche una finalità sociale: «Riserveremo uno dei quattro posti disponibili a un giovane a bassa scolarizzazione» spiega l’assessore alla Cultura Lucrezia Chiapparino «in questo modo un ragazzo o una ragazza che per qualche ragione non ha avuto la possibilità di continuare gli studi, avrà la possibilità, grazie a questo progetto, di arricchire il proprio curriculum attraverso l’esperienza diretta nel settore dei beni culturali e apprendendo diverse tematiche tra cui la biblioteconomia, le tecniche bibliografiche e il marketing culturale. Conoscenze altamente professionalizzanti che offriranno ai quattro giovani volontari nuove possibilità di impiego nel mercato del lavoro».
Partner del progetto sono l’associazione Presidi del Libro e la libreria «Le città invisibili» di Terlizzi, specializzata in letture per l’infanzia e l’adolescenza. Il progetto «Le storie che non conosci» punta a valorizzare ulteriormente la biblioteca di Terlizzi come motore propulsore della conoscenza e della cultura a Terlizzi: «I quattro giovani volontari, infatti, contribuiranno a organizzare eventi di promozione della lettura sul territorio e nelle scuole» spiega il sindaco Ninni Gemmato: «Il nostro obiettivo è portare sempre di più la città all’interno della biblioteca rendendola epicentro della cultura e anche luogo di socializzazione. Allo stesso tempo vogliamo portare la biblioteca fuori dalla biblioteca attraverso attività di promozione della lettura e di contaminazione culturale nelle piazze e nelle scuole».