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“Overseas”, visioni che uniscono popoli, culture e generazioni

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
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Overseas
Gli alunni del Secondo Circolo Didattico "Don Bosco" di Terlizzi hanno visitato assieme alle loro insegnanti la mostra fotografica Overseas-Visioni d'Oltremare realizzata dal Cpia 1 Bari (Centro per l'Istruzione degli adulti)
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“Io mi chiamo Cristina e ho 9 anni, faccio la quarta elementare e ho gli occhi verdi come un prato d’erba. Le foto in mostra che mi sono piaciute di più sono quelle delle mani che vogliono dire che siamo tutti diversi ma anche tutti uguali”. “Sono Gianluca ho 10 anni e mi è dato gioia cantare con Spiff e Joseph la loro canzone Overseas, mi sono piaciute anche le favole dell’Albania e della Nigeria, è stata una giornata bellissima”.

Quelli di Cristina e Gianluca sono alcuni dei circa duecento messaggi che gli alunni del Secondo Circolo Didattico “Don Bosco” di Terlizzi hanno lasciato alla fine della visita guidata alla mostra fotografica Overseas-Visioni d’Oltremare a cura del Cpia 1 Bari (Centro per l’Istruzione degli adulti), di F Project-Scuola di fotografia, del Cpa (Centro di Prima Accoglienza) di Corato e del Collettivo Zebù.

Ad animare la visita dei bambini della scuola elementare delle guide speciali, gli studenti dei corsi di licenza media del CPIA delle sedi di Corato e Terlizzi: Spiff, Evelyn, Pedro e Kester dalla Nigeria, Joseph dalla Liberia, Marsela dall’Albania, Bakary dal Gambia, Antonio dall’Italia, Nadia dal Marocco.

La coordinatrice del progetto Overseas, la docente del Cpia Maria Pansini, la chiama “Geografia dell’Intercultura, cioè un modo divertente per studiare le diverse culture attraverso una ricerca iconografica condotta insieme a coloro che provengono da mezzo mondo. Le persone che giungono da altre latitudini sono una risorsa per la nostra scuola, ci offrono la possibilità di viaggiare restando in aula, ci conducono nel loro paese e ci permettono di conoscere lingue, tradizioni, favole, musica di luoghi lontani”.

Da questa ricchezza è nato il laboratorio Overseas, un esperimento che ha fatto incontrare appunto corsisti di paesi lontani e studenti di una scuola di fotografia di Bari. L’esito finale del laboratorio è stato una mostra itinerante di fotografie e video, che dopo aver fatto tappa al Palazzo Ateneo dell’Università di Bari a inizio anno scolastico grazie al prof. Luigi Gramegna, è giunta presso il MAT Laboratorio Urbano di Terlizzi dal 3 al 13 Giugno, nell’ambito della rassegna Sunny Days.

Ragazze e ragazzi africani che fino allo scorso anno non parlavano italiano e che prima di giungere in Italia non avevano nemmeno idea di dove si trovasse la Puglia sulla cartina geografica, hanno parlato ai bambini di Terlizzi del loro paese di origine, delle favole di quando erano piccoli e hanno anche cantato una canzone scritta da loro, che parla del coraggio necessario per lasciare la propria casa e i propri cari e andare oltre il mare, una canzone poi diventata un videoclip proprio presso il MAT, grazie alla collaborazione di musicisti e videomaker professionisti.

Per tutti i piccoli e grandi protagonisti di queste giornate è stato emozionante il racconto di altri pezzi di mondo con toni e colori diversi rispetto a quelli a cui solitamente i media ci hanno abituati. Il pregiudizio si combatte anche così, con la curiosità e la freschezza di chi ha voglia di imparare e la scuola può avere ancora una importante funzione educativa quando insegna valori come l’ascolto, il rispetto e l’uguaglianza degli uomini.

A rendere possibile tutto questo la disponibilità dei Dirigenti del CPIA 1 BARI prof. Luigi Piliero e del Secondo Circolo “Don Bosco” prof. Giuseppe Monopoli, che hanno supportato l’iniziativa delle maestre Antonella Binetti e Tiziana De Palma nell’ambito della settimana dell’Intercultura a scuola. In allegato il video della canzone “Overseas”. Le foto della gallery raccontano il resto.

domenica 17 Giugno 2018

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