Attualità

La Chirurgia di Corato sarà potenziata: il Sarcone verso il definitivo ridimensionamento

La Redazione
Fratelli d'Italia
Una delibera datata 4 giugno del dirigente della Asl Bari Vito Montanaro dispone la "riattivazione di 15 posti letto" e "l'accentramento dell'attività chirurgica in elezione e in urgenza emergenza" per l'Umberto I
scrivi un commento 85

Una delibera datata 4 giugno del dirigente della Asl Bari Vito Montanaro dispone la “riattivazione di 15 posti letto” per il reparto di Chirurgia generale dell’Umberto I di Corato.

Contestualmente, il documento prevede “l’accentramento dell’attività chirurgica in elezione e in emergenza-urgenza” presso il presidio ospedaliero coratino.

Al Sarcone, quindi, dovrebbe restare un giorno alla settimana dedicato al day-service, a fronte dei due turni attuali, che però i chirurghi del presidio terlizzese svolgono in trasferta presso l’Umberto I.

La decisione porterà quasi certamente al definitivo ridimensionamento della Chirurgia dell’ospedale di Terlizzi, ancora operativa ma ridotta a soli dieci posti letto, dopo lo stop ai ricoveri di emergenza-urgenza sancito nel 2016 e il pensionamento dell’allora primario del reparto. Nonostante la disponibilità di sale operatorie moderne e funzionali, la Chirurgia del Sarcone può attualmente garantire esclusivamente operazioni con anestesia locale, anche a causa di una ormai organica insufficienza di personale sanitario.

La comunicazione ufficiale è stata inoltrata al dirigente del presidio ospedaliero Corato-Terlizzi Emilio Mari, che ha disposto la riorganizzazione dei reparti dell’Umberto I e del Sarcone il 12 giugno attraverso una apposita delibera.

«Sono pervenute reiterate segnalazioni – considera Montanaro – inerenti la situazione di gravi criticità e di potenziale pericolo per i pazienti affetti da gravi patologie di interesse chirurgico che, giunti negli ospedali di Corato e Terlizzi, richiedono tempestivo trattamento di emergenza-urgenza. Ad oggi – spiega ancora il manager Asl – risulta impossibile, con l’attuale organizzazione, garantire la presenza su entrambi i presidi di un’équipe dedicata (chirurgica ed anestesiologica), tale da poter assicurare e garantire tutte le eventuali emergenze».

Di qui la scelta da parte della Regione di trasferire, di fatto, buona parte delle risorse a Corato, stanziando allo scopo la somma di duecentomila euro.

Protesta il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato, che rileva incoerenza nella disposizione della Asl, in contrasto con le rassicurazioni fatte da Emiliano proprio il 4 giugno in un incontro con il primo cittadino e una delegazione del consiglio comunale terlizzese sullo stato dell’arte del progettato ospedale del nord-barese.

«È intollerabile che sull’argomento salute ci si prenda gioco così platealmente della buona fede dei cittadini di Terlizzi, Molfetta e di tutto il Nord Barese – ha dichiarato Gemmato a “La Gazzetta del Mezzogiorno” –. Buttare via decine di milioni di euro spesi per ristrutturare il pronto soccorso di Terlizzi e per realizzare delle sale operatorie nuove e mai nemmeno inaugurate, per poi dire scusate ci siamo sbagliati qui non servono a nessuno, è semplicemente una oscenità amministrativa».

sabato 16 Giugno 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti