Gli ultimi minuti della visita di Papa Francesco sono stati ricchi di emozioni. Commozione, pelle d’oca, rievocazione di vecchi ricordi e sante parole. Sono le note di “Un’ala di riserva”, la preghiera/canzone che Don Tonino ha regalato a tutti noi. Un testamento. L’inno alla mano tesa, alla condivisione più che alla solidarietà. Al “noi” vero, piuttosto che all’”uno più uno”.
La dolcissima musica va a loop, mentre Papa Francesco si ferma a scherzare con bimbi e disabili. Un abbraccio, un sorriso, una pacca sulla spalla, prima di salire sulla papamobile e del classico bagno di folla. Altri saluti, altri sorrisi, la voglia di esserci, di stare tra la gente a prescindere dal rigore del cerimoniale.
La visita del Papa dura più del previsto, per la gioia di tutti, del vescovo Monsignor Cornacchia. Tutto uno stupore, una “ohhh” di meraviglia.
Il Papa di tutti, passato da Molfetta, a un certo punto pareva quasi non volersene staccare. Don Tonino, lassù, avrebbe sorriso con gusto. Certe giornate, a prescindere, profumano di santità.