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La Casa di Santa Luisa di Terlizzi nello spot dell’8xMille alla Chiesa Cattolica

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
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Terlizzi (Bari) - "Casa S. Luisa" - Progetto socio educativo
Il Centro Diurno Socio-Educativo per Minori a Rischio della Caritas di Terlizzi tra i protagonisti della réclame, in onda sulle tv nazionali
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Il Centro Diurno Socio-Educativo per Minori a Rischio “La casa di Santa Luisa” della Caritas di Terlizzi nello spot, che sta andando in onda in questi giorni sulle tv nazionali, della campagna 8xMille alla Chiesa Cattolica. La clip è disponibile sulla pagina del sito istituzionale www.chiediloaloro.it.

Il centro diurno sorge nel centro storico di Terlizzi: si tratta di una casa piccola, ma calda e colorata, in cui sono accolti i bambini dopo l’orario scolastico. Qui i minori a rischio di povertà e devianza sono assistiti e aiutati a fare i compiti.

“I giovani volontari del centro si dedicano con profonda dedizione alla loro missione: garantire loro l’istruzione e la spensieratezza che in questa fase della vita non dovrebbero mai mancare. Questo reportage non racconta una storia, né un luogo. È la semplice cronaca di un momento di rara bellezza: quando un bambino, nonostante tutto, ti lascia entrare nel suo mondo a giocare”, recita il responsabile della Caritas cittadina Edgardo Bisceglia in una nota affidata alla Caritas Diocesana.

Il coordinamento cittadino S. Luisa della Caritas Diocesana è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 19 ed offre servizi di Centro di Ascolto per famiglie in condizioni di indigenza ed emarginazione ed il Centro socio-educativo diurno. “Mission del Centro di ascolto è quella di incontrare le persone per dar la possibilità di raccontare le difficoltà dei loro vissuti sociali, familiari, personali e progettare azioni di intervento grazie all’azione sinergica di operatori volontari quali assistenti sociali, educatrici professionali e consulenti legali”, continua Bisceglia.

Il centro diurno La Casa di Santa Luisa è, a sua volta, nata grazie ai fondi 8xmille stanziati da Cei e Diocesi, consentendo ai minori e alla famiglie bisognose di accedere gratuitamente al sostegno educativo, didattico, psicologico e genitoriale previsto dal progetto generale ed individuale. “Scopo della Casa di Santa Luisa è offrire ai minori ed ai loro genitori una esperienza di prevenzione sociale e di riparazione ed elaborazione di traumi grazie alle azioni espresse da operatori volontari e professionali – racconta Bisceglia -. Nel triennio 2013-16 sono stati oltre 60 i minori inseriti nelle attività educative elaborate sia in sede che presso terze realtà del territorio, come scuole di danza e associazioni sportive. Valida è stata la sinergia con i vari attori sociali e significativa la collaborazione con gli istituti scolastici di tutto il territorio diocesano tesa a realizzare attività per la formazione degli studenti. Permane ad oggi una richiesta di interventi di gran lunga superiore alle forze e risorse disponibili”, considera il responsabile. L’otto per mille è più che mai uno strumento da sponsorizzare per rafforzare questo genere di iniziative.

giovedì 19 Aprile 2018

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