Raffaele Tatulli, Vicario generale della Diocesi, chiede uno sforzo economico ai fedeli per sostenere le spese di organizzazione della visita di Papa Francesco a Molfetta, il 20 aprile 2018 e, in surbordine, per dare una mano al terlizzese Don Paolo Malerba, sacerdote fidei dominum in Kenya, a costruire un pozzo d’acqua potabile a Log Logo, nella diocesi di Marsabit dove è missionario da oltre due anni.
“Questo evento, di portata storica, ci impegna innanzitutto dal punto di vista spirituale e pastorale, ma richiede uno sforzo di tipo economico notevole per organizzare al meglio il tutto – scrive il prelato in una nota -. È chiaro a tutti che la nostra piccola Diocesi, da sola, non può farcela a sostenere tale impegno. Certamente essa non mancherà di fare la sua parte nell’impiego delle risorse necessarie alla buona riuscita dell’evento, ma avrà necessariamente bisogno del contributo prezioso, anche se piccolo, di tutti, proprio tutti”.
Allo scopo è stato aperto un conto corrente bancario dedicato alla “Visita pastorale Papa Francesco”, con il seguente codice iban: IT 37 C 06175 41561 000000 517180 presso la Banca CA.RI.G.E, filiale 596 Viale Pio XI, 4 di Molfetta.
Su di esso “confluiranno – continua il comunicato – le offerte dei fedeli, delle comunità parrocchiali e religiose nonché dei singoli cittadini. Il ricavato della raccolta straordinaria sarà destinato in parte per il dono che si consegnerà al Santo Padre, per la sua Carità e in parte per la realizzazione di un’opera-segno. Sì, più che realizzare l’ennesimo monumento o altra opera qui da noi, abbiamo pensato che fosse il caso di sostenere la realizzazione di un’opera utile e simbolica in una chiesa lontana: un pozzo a Log Logo per approvvigionarsi dell’acqua da bere, nonché per irrigare le coltivazioni! È quello che serve alla Parrocchia Immacolata della Diocesi di Marsabit in Kenya, dove opera, come sacerdote fidei donum, il nostro caro don Paolo Malerba”.
“Certo della grande generosità di ciascuno di noi e della nostra gente e, sicuro del vostro fraterno sostegno, vi ringrazio per quello che farete e vi abbraccio”, conclude Don Raffaele Tatulli.