Anche quest’anno a Terlizzi si terrà la tradizionale cerimonia di benedizione degli animali per la ricorrenza di Sant’Antonio Abate.
Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo, considerato il protettore degli animali domestici e raffigurato nell’iconografia popolare con accanto un maiale che reca al collo una campanella.
La tradizione di benedire gli animali (in particolare i maiali) non è legata direttamente a sant’Antonio: nasce nel Medioevo in terra tedesca, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale, dove prestavano il loro servizio i monaci di sant’Antonio. Oltre che degli animali domestici – in particolare del suo “protégé”, il maiale – Sant’Antonio Abate è considerato il patrono dei contadini e dei bottegai come i macellai, i fornai, i salumieri, i tosatori, i canestrai e… i becchini. Ma, anche, del fuoco e delle malattie della pelle, come la temuta herpes zoster, il “fuoco di sant’Antonio”.
La prima parte delle celebrazioni si svolgerà domani, 17, con la messa delle 18 e 30 presso la Parrocchia dell’Immacolata. La manifestazione vera e propria si svolgerà domenica 22 gennaio in contrada Sant’Antonio a partire dalle 15: il programma prevede l’accensione del fuoco tradizionale in contrada Sant’Antonio loco Marinelli, sulla Terlizzi-Ruvo. Alle 16 ci sarà la Santa Messa e la benedizione degli animali di compagnia presieduta da Don Roberto De Bartolo. Successivamente, ci sarà una sagra con i prodotti tipici della nostra tradizione gastonomica.
La “location” dell’evento è raggiungibile percorrendo la strada provinciale Terlizzi-Ruvo per qualche chilometro, per poi girare sulla destra, all’altezza, appunto, della strada comunale Sant’Antonio.