Attualità

Le nozze solidali di una coppia terlizzese: «Le bomboniere? Ce le hanno fatte i ragazzi del Clad»

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
I ragazzi del Clad
Due giovani terlizzesi, da pochi giorni marito e moglie, hanno deciso di sposare una giusta causa, commissionando la confezione dei cadeau nuziali alla comunità terlizzese del Clad
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Diciamo lanverità: molti matrimoni, specie al sud, lungi dall’essere un momentondi comunione degli spiriti, sfuggono letteralmente di mano ai futurinsposi, diventando talora una vera e propria celebrazionendell’effimero e del kitsch.

Non ènquesto il caso di una giovane coppia terlizzese, che ha da poconconvolato a nozze, mettendo in pratica – bontà sua – una ideanbenemerita: commissionare la confezione delle bomboniere ai ragazzindiversamente abili del Clad di Terlizzi.

“Conoscevamonil Clad come realtà cittadina aperta al sociale – ci dicono innovelli sposi, che hanno voluto raccontare la loro iniziativa a TerlizziLive, scegliendo tuttavia di restare nell’anonimato –: conoscevamo i progetti tesi ad unninserimento socio-lavorativo di persone con disabilità psicofisica ensiamo stati incuriositi dal lavoro che gli stessi potevano realizzarenper noi e con noi. La scelta della decorazione delle nostrenbomboniere è risultata quella più indicata per le inclinazioni deinragazzi e anche per l’effetto estetico finale”, dicono.

Nata nel 1987 per aiutare i soggetti svantaggiati nei vari ambiti esistenziali, dal sociale al professionale, la cooperativa ha intrapreso sin dal 2016 il progetto “Lascioilsegno”, che – affermano i responsabili – “nasce dall’esperienza di un gruppo di ragazzi diversamente abili del Clad di Terlizzi, che insieme agli operatori ha voluto dare un senso diverso a semplici oggetti creati interamente da loro”.

I cadeau nuzialinfabbricati dai ragazzi sono degli orologi decorati a mano con tecnicana olio, anche se – testimoniano i diretti interessati – “neinnostri progetti abbiamo realizzato quadri, portavasi, portafogli innpelle, oggetti natalizi, oggetti in argilla, gesso, abbiamonutilizzato la carta e il cartoncino, mollette, stoffe, nastrini…”.nLe modalità adoperate sono state varie, e sofisticate: “quelle delntaglio, la lavorazione dell’argilla con relativa cottura, lanlavorazione manuale del gesso messo in acqua con cui abbiamonrealizzato delle statuine utilizzando formine in silicone, lanpitturazione e la decorazione di bomboniere. Ci siamo divertitindavvero tanto e continueremo: siamo contenti di aver fatto tutto ciò.nGrazie ai progetti svolti, sono emerse le nostre caratteristiche, chenabbiamo messo a disposizione della comunità”, affermano connorgoglio.

Lancooperazione è stata ottimale, insomma, e ha sortito la massimansoddisfazione da parte di tutti: “Ci siamo sentiti parte attivandella lavorazione, per il costante contatto con le psicologhe AnnalianGiangaspero e Marisa Tedeschi, che hanno saputo bene interpretare innostri desideri, mettendoli in rapporto alle potenzialità deinragazzi – commentano ancora i coniugi –. È stato bello ednemozionante poi incontrarli, guardare ciascuno di loro negli occhi encondividere il suo sorriso. Stimolare le abilità di chi vienenritenuto un soggetto svantaggiato serve a combattere lo stigmansociale. Pubblicizzare questa iniziativa nel contesto cittadino, vuolndire per noi questo”, osservano ancora.

“I ragazzi si sononimpegnati tanto – specificano dal Clad –. Per il disabile ènimportante avere un obiettivo e sentirsi utile. La sfida piùnimportante per gli operatori (Annalia,nMarisa e Sergio) e dei ragazzi (Giovanni, Claudio, Pierangelo, Nico,nGiulia, Francesca, Daniela, Francesca, Sonia)nè stata quella di cercare la giusta amalgama, far funzionare unngruppo con caratteristiche e problematiche differenti”. Uno sforzonripagato, adesso che il progetto è andato in porto, da “serenitàne tranquillità, frutto di un lavoro di squadra e relazione con lenfamiglie dei ragazzi disabili. Per i ragazzi siamo diventati un puntondi riferimento, e questo ci rende ancor più orgogliosi e decisi anproseguire nel nostro percorso”.

Le condizioni per ilnsuccesso dell’operazione sono state però create, e garantite, danGianni Mercuri, giovane imprenditore terlizzese – classe 1988 –nche ha messo a disposizione la sua azienda e le sue competenze pernlavorare in partnership con i ragazzi del Clad, credendo fermamentennelle risorse della sua città d’origine, malgrado la fase recessivandella nostra economia.

“La mia azienda nascendalla voglia di creare oggetti e progetti su misura, malgrado innpassato avessi avuto la tentazione di andar via dall’Italia pernrifarmi una vita e una carriera all’estero – ci dice –. Dal primoninsediamento come piccola bottega, a distanza di un anno e mezzonl’azienda ha cambiato sede per trasferirsi in un capannone molto piùngrande. Vi è stato un aumento della produzione dovuta all’aumento dinrichiesta da tutta Italia. Adesso voglio proseguire nel mio progettoncon l’intento di espandermi anche nel mercato estero. Ho abbracciatonil progetto proposto dai due sposi in collaborazione con i ragazzindel Clad, insegnando loro le tecniche della decorazione, che potrannonutilizzare in futuro anche per altre iniziative – prefigura Giannin–. Sono rimasto entusiasta delle abilità, della passione endedizione con cui questi ragazzi hanno lavorato; un plauso al lavoronsvolto dagli operatori per queste persone che meritano tutta lannostra ammirazione”.

È bello sapere che dintanto in tanto, nonostante i numerosi ostacoli e gli impedimentinobiettivi che una comunità come la nostra deve affrontare, possanonnascere simili iniziative, capaci di far emergere e, soprattutto, mettere in relazione tra loro le nostre energie migliori, sposando – è proprio il caso di dirlo – una giusta causa.

LanCoop. Soc. CLAD onlus ha sede innViale delle Mimose 14 (tel. 0809697453)

domenica 10 Settembre 2017

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