La storia

Marietta la Comunista e il Primo Maggio terlizzese. Il programma

La Redazione
marietta la comunista
La Festa dei Lavoratori a Terlizzi è stata animata per decenni dalla carismatica figura della donna, sorta di vestale "rossa" del Primo Maggio, che ha interpretato con uno straordinario fervore politico
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Tra i tanti primi maggio della Repubblica italiana, Terlizzi ne ha uno molto peculiare per origine e tradizione. La ragione è nella straordinarietà della figura di colei che, per tanti anni, ne è stata la promotrice e la mattatrice assoluta, Marietta Dello Russo, detta “la comunista”.

La donna, morta da qualche anno ormai, è stata per decenni organizzatrice e animatrice indefessa della celebrazione dei lavoratori, una vera e propria vestale si può dire. Marietta venerava Di Vittorio – uno dei numi della storia della sinistra italiana – con un fervore quasi religioso. Di lei, della sua gloriosa epopea popolaresca, hanno parlato in questi anni tanti media, compreso il quotidiano nazionale “La Repubblica”.

«Ogni primo di maggio, quando ancora non spuntava l’ alba, in quella minuscola énclave popolare schiusa dall’ arco Paù, nella squadrata Stalingrado, cinta dallo “stradone” di Terlizzi, si apriva il cantiere di quell’antica festa proletaria. Sul proscenio, ma anche dietro le quinte, avremmo incontrato, ricco di mille volti arsi dal sole e dal freddo, l’orgoglio bracciantile. Marietta di quel teatro era l’anima, la regista naif e scanzonata, la protagonista assoluta. Era la vestale indiscussa di quel rito intriso di una sua laica religiosità. Il suo quartiere si vestiva di rosso: erano bandiere, erano fiori.

Sprofondato in una sorta di estuario, scandito da palazzine antiche e palazzoni moderni, il territorio di “pauvicchie” a Terlizzi si preparava ad accogliere il corteo dei lavoratori, nel giorno in cui anche i più poveri tirano a lustro il proprio unico abito buono (che spesso è lo stesso del matrimonio e del funerale)».

Già la vicenda di Marietta trascolora nel mito: si racconta che la donna, già partigiana comunista, nel primo dopoguerra fosse stata tra i pochi cittadini terlizzesi a opporsi alla consuetudine, invalsa nella pratica democristiana di allora, di regalare agli elettori in cambio del voto pacchi di pasta e altri generi alimentari, sostenendo che per lei fosse più facile sopravvivere senza la pasta che senza la dignità.

Ecco il programma della Festa dei Lavoratori a Terlizzi:

Ore 18: raduno presso la Camera del Lavoro Cgil, in corso Vittorio Emanuele, 58.

Ore 18 e 30: partenza del tradizionale corteo per le vie della città accompagnato dal complesso bandistico Gisonda.

Ore 19 e 15: via Paù. Interventi di esponenti locali di Cgil e Uil. Conclusioni di Anna Lepore, segreteria generale provinciale Flai-Cgil.

sabato 29 Aprile 2017

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