Il cuoco terlizzese Michele D’Agostino è tra i partecipanti – innqualità di degustatore – al Superior Taste Award, un premiongastronomico internazionale organizzato dall’International Taste &nQuality Institute le cui fasi preliminari si sono svolte a Bruxelles,nin Belgio, dal 23 al 25 aprile.
Si tratta della decima partecipazione del nostro concittadinonall’evento promosso dall’iTQi, organizzazione leader mondiale nellandegustazione e promozione di alimenti e bevande dal gusto superiore.
Cuoco professionista di lunga esperienza, attualmente D’Agostino ènai vertici della Federazione Italiana Cuochi e ricopre le cariche dinConsigliere Nazionale dell’ordine dei Maestri di Cucina, Presidentenregionale unione Cuochi Puglia, Coordinatore Nazionale dell’Ateneondella Cucina Italiana “Scuola di aggiornamento professionale dellanFedercuochi”.
Il Superior Taste Award è un riconoscimento basato sullanvalutazione alla cieca dei prodotti candidati al premio da parte dinun pool di chef e sommelier che – spiega il terlizzese – “miraninnanzitutto a dare un lustro sia al produttore sia al prodotto. Ilnnostro compito è valutare se il produttore crea dei prodotti validinche possano essere commercializzati e fornire dei suggerimenti utilinper ottimizzarli per il mercato. Noi cuochi diamo dei supportintecnici perché i produttori capiscano dove migliorare, valutando lennote positive e negative del loro prodotto in modo da corrisponderenalle esigenze del mercato”.
La fase degli assaggi da parte dei sommelier e dei degustatorinfacenti parte della giuria del premio è terminata ieri. Si attendononadesso si attendono i risultati, che saranno resi noti a maggio. Lenbevande e i cibi “idonei” saranno premiati il 14 giugno nelncorso di una cerimonia internazionale a Bruxelles e potrannonfregiarsi del “Superior Taste Award”, una sorta di marchiondi qualità della durata di tre anni. “Un premio del genere dànlustro al lavoro del produttore, che riesce a commercializzare deinprodotti di qualità attraverso il nostro supporto”, continuanD’Agostino, il quale ritiene che la gastronomia mondiale, almeno anlivello professionistico non abbia più confini: non è solonl’Italia, ormai, ad avere una enogastronomia di qualità sopraffina.n”Spesso e volentieri sono le televisioni e i media a crearenpaletti, ma la buona cucina c’è ormai in tutto il mondo”,nconclude D’Agostino.