Anche il consiglio d'istituto del Polo Liceale "Don Gaetano Valente", dopo il collegio dei docenti tenutosi giovedì, boccia la proposta di accorpare il Sylos-Fiore con l'istituto agrario-professionale de Gemmis.
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Si è svolta ieri l'assemblea dell'istituto guidato dalla dirigente scolastica Annarmaria Allegretta, che ha visto votare a favore dell'istanza soltanto due rappresentanti dell'organo.
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La richiesta, a quanto risulta, è stata sollecitata dall'amministrazione, che sta valutando l'opportunità di far in modo che le due realtà scolastiche terlizzesi si fondano, per lo meno dal punto di vista amministrativo e gestionale.
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Sebbene il responso di insegnanti, ata e genitori sia stato dunque per il momento negativo, è bene ricordare che si tratta di pareri non vincolanti, che non condizionano le decisioni future, demandate ai vertici politici e gestionali della scuola.
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Riceviamo e pubblichiamo in merito alle recenti evoluzioni di questa complessa vicenda una nota a firma della Comunità dei Docenti e degli Ata dell'istituto de Gemmis.
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Come mai il Collegio docenti prima, e il Consiglio d’Istituto poi, del Polo Liceale nei giorni scorsi hanno rifiutato – anche se non all’unanimità – l’aggregazione del de Gemmis, lanciando un segnale negativo alla città che nello scorso 17 marzo aveva invece chiesto e ‘promesso’ la ri-nascita di una sinergia d’intenti attorno ad un’istituzione storica di Terlizzi?
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Quali le motivazioni? Quali le paure? – è la domanda che lecitamente ogni terlizzese dovrebbe porsi.
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La risposta non va cercata – purtroppo – in categorie di pensiero alte, ma occorrerà spostare l’attenzione sui timori legati agli interessi particolari dei docenti: ipotesi – non verosimile – di creazione di perdenti posto, condivisione delle attività di orientamento svolte, necessità di aggiornamento del Piano Territoriale dell’Offerta Formativa.
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Queste le motivazioni, affiancate dalla paura della complessità del de Gemmis: una categoria questa che rientrerebbe ormai a pieno titolo nelle competenze di chi ricopre ruoli dirigenziali e non, in un’amministrazione pubblica. Dunque motivazioni non elevate, a fronte di un progetto che invece lancia una sfida alta ed altra.
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Un progetto che va oltre le responsabilità di quello che è stato definito l’"affossamento” del de Gemmis – certamente non attribuibili ad un corpo docente attento, aperto sul territorio, capace di sperimentare modalità di risoluzione di problemi che superino difficoltà e pregiudizi.
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Un progetto inclusivo che vede l’utenza del de Gemmis – spesso, ma non solo, sottratta alla dispersione scolastica – aggregata all’utenza del Polo Liceale in vista di uno scambio reciproco di esperienze, emozioni, relazioni.
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Un progetto quindi di scuola accogliente, di fronte al quale si è alzato un muro. Sarà anche qui giunta la moda trumpiana della paura del diverso, del nuovo? Non accettare la sfida della ‘convivialità delle differenze’, mascherando tale scelta dietro una presunta garanzia di sicurezza, di qualità, di immagine, non rivela forse un atteggiamento conservatore che mal si accorda con la scuola del futuro?
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Quello dell’accorpamento è anche un progetto di conservazione della memoria storica di quanto ereditato dal barone de Gemmis, personalità complessa, appunto, ma colta e poliedrica in maniera direttamente proporzionale. Quindi un progetto tanto ambizioso quanto complesso, nell’accezione positiva del termine, tanto avanguardista quanto importante e basilare per la città di Terlizzi.
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Nulla di strano, dunque, se la DS del Sylos-Fiore, non terlizzese, non abbia compreso la portata alta ed altra del progetto, non meramente burocratico. Di strano, invece, c’è la posizione della maggior parte dei docenti terlizzesi che oltre il proprio orticello non ha visto la possibilità di creare un giardino!
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La Comunità Scolastica (Docenti e Personale Ata) del de Gemmis
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