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«Vogliamo aria pulita»: una mattinata dedicata alla legalità in Largo La Ginestra

La Redazione
Campagna antiroghi
Duplice iniziativa di Puliamo Terlizzi e Libera: l'associazione ambientalista avvia "Che Aria Tira", una campagna antiroghi e fumi tossici; il Presidio commemora le vittime pugliesi della mafia
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Una domenica mattina interamente dedicata alla legalità, quella di ieri, in largo La Ginestra.

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Puliamo Terlizzi ha lanciato la campagna “Che aria tira”, un progetto nato assieme ad alcuni cittadini con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità al tema dei roghi e dei fumi tossici sprigionati spesso, nel nostro territorio, dalla combustione illecita di rifiuti, questione per cui l'associazione ambientalista peraltro combatte da anni.

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Contestualmente, in occasione della giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno, in cui si ricordano le vittime della mafia, il costituendo presidio terlizzese di Libera ha manifestato per commemorare tutti quei cittadini pugliesi la cui vita è stata compromessa dall'azione delle organizzazioni criminali operanti sul territorio.

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I volontari di Puliamo Terlizzi hanno distribuito un vademecum che spiega come fare correttamente una segnalazione di fumo sospetto attraverso un modulo che può essere inoltrato sia alle autorità sia alla stessa associazione, che si impegna a provvedere periodicamente "a inoltrare le denunce in maniera metodica, aiutando le autorità competenti e individuare i responsabili".

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Alcuni cittadini hanno sperimentato anche il cosiddetto "simulatore di segnalazioni" provando a compilare il modulo partendo dalla foto di una colonna di fuma mostrata sullo schermo di un computer.

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Nel corso della mattinata è stato realizzato anche il laboratorio del riuso, in cui i bambini si sono cimentati nella produzione di vasetti in carta in cui hanno piantato alcuni semi, messi a disposizione da Pt. Slogan del laboratorio e della giornata, "Diamogli aria pulita per farli crescere bene".

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Puliamo Terlizzi ringrazia gli amici di Libera "per lo spazio che ci è stato concesso", ma rileva l'assenza della Polizia Municipale, che pure – osservano dall'associazione – "era stata invitata a intervenire con una lettera a mezzo pec inviata martedì scorso". Ma "il diniego del Comandante ha impedito il confronto", spiegano da Pt. "Nelle motivazioni si fa riferimento ai tempi 'non congrui' della comunicazione. E' saltato però a tutti agli occhi che per gran parte della mattinata di ieri e proprio davanti a Largo La Ginestra (area della manifestazione) hanno stazionato non uno ma due agenti di Pm coi quali abbiamo anche avuto modo di interagire in maniera informale. Riteniamo grave l'atteggiamento della dirigenza dell'autorità che a Terlizzi ha il compito di Polizia Ambientale e che avrebbe dovuto supportarci in questa ennesima battaglia ecologica e di legalità. Auspichiamo un incontro per spiegare l'importanza di questo progetto e della sinergia tra cittadini, associazione e istituzioni. Ricordiamo che la combustione illecita di rifiuti produce fumi e polveri nocivi per la salute ed è un reato penale che prevede un periodo di reclusione da 2 a 5 anni, maggiorato di un terzo se a commettere il reato è un'impresa", conclude Puliamo Terlizzi.

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lunedì 20 Marzo 2017

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