Decine di persone in coda all'esterno di una nota gioielleria per accaparrarsi un pezzo del bracciale seriale.
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Accadeva ieri sera in centro, in occasione di una giornata di sconti speciali praticati da un esercente di corso Vittorio Emanuele sull'articolo in questione, il cosiddetto Trollbead, una sorta di monile a composizione progressiva che da qualche mese a questa parte è divenuto la moda del momento, oggetto del desiderio di moltissime italiane, siano ragazze, adulte o nonne (ma ci sono molti aficionados anche tra i maschietti, a quanto pare).
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Tale era la folla radunatasi fuori dal negozio, che il povero – si fa per dire – commerciante ha dovuto cautelarsi piazzando una guardia giurata a mo' di mastino davanti all'ingresso onde prevenire spiacevoli tafferugli (che per fortuna non ci sono stati).
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Chi credeva che scene del genere potessero essere ammirate soltanto nelle grandi metropoli, ad esempio in occasione dell'uscita dell'ultimo libro di Harry Potter o del modello più aggiornato di I-Phone, è stato ampiamente smentito.
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Terlizzi, del resto, è una scheggia del villaggio globale e, da parte sua, il Trollbead è da considerarsi ormai a tutti gli effetti uno status symbol contemporaneo, capace – al di là del valore intrinseco effettivo – di sancire l'appartenenza a una ideale congrega o l'adesione a una particolare filosofia di vita, che identifica e riunisce spiritualmente chi possiede gli stessi oggetti, consuma le stesse merci, vive le stesse esperienze.
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O – almeno a giudicare dalla composizione a maggioranza maschile della fila indiana-terlizzese – è a corto di idee-regalo per la fidanzata petulante.
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